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Impresa granata a San Siro: beffa Giroud, Dia la raddrizza nella ripresa

TABELLINO MILAN-SALERNITANA 1-1

MILAN (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Saelemaekers (32′ st Florenzi), Bennacer (40′ st Tonali), Krunic, Theo Hernandez; Diaz (17′ st De Ketelaere), Leao (17′ st Origi); Giroud (17′ st Ibrahimovic). A disp: Tatarusanu, Mirante, Gabbia, Kjaer, Ballo Touré, Calabria, Bakayoko, Vranckx, Adli, Pobega, Rebic. All: Pioli.

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber, Pirola (23′ st Lovato); Mazzocchi (38′ st Sambia), L. Coulibaly, Bohinen (38′ st Crnigoj), Bradaric; Candreva (23′ st Bonazzoli), Kastanos (11′ st Piatek); Dia. A disp: Fiorillo, Sepe, Nicolussi Caviglia, Maggiore, Vilhena, Botheim, Valencia. All: Sousa.

ARBITRO: La Penna di Roma (Zingarelli/Di Monte). IV UOMO: Perenzoni. VAR: Banti (Guida)

NOTE. Marcatori: Giroud al 46′ pt (M), Dia al 17′ st (S). Ammoniti: Giroud, Tomori (M), Sambia, L. Coulibaly, Dia (S). Angoli: 6-4. Recupero: 1′ pt, 8′ st,. Spettatori: 71.870.

Ci sono pareggi che valgono quanto e forse più d’una vittoria. In questa lista va senz’altro inserito il pari strappato dalla Salernitana a San Siro contro il Milan. Perché è un punto meritato, guadagnato con coraggio, voglia e senza presunzione. Con una condotta di gara attenta, mai remissiva né superficiale. La beffa del gol Giroud nel recupero del primo tempo avrebbe ammazzato un toro. Non la Salernitana formato San Siro. Nella ripresa la perla di Dia, poi la mossa di Paulo Sousa. Coraggiosa, per alcuni azzardata, ma sicuramente fruttuosa: dentro un’altra punta per non schiacciarsi ed evitare l’assedio rossonero.

LA CRONACA. Paulo Sousa stavolta cambia. Non spartito tattico, ma uomini ed interpretazione del match. Contro il Milan galvanizzato dall’impresa Champions di Londra, il tecnico portoghese rispolvera Dia dal 1′ con il chiaro obiettivo di sfruttare la sua falcata negli spazi. Alle spalle del senegalese conferma per la coppia Candreva-Kastanos, in mediana si rivedono Mazzocchi e Bohinen dal 1′. Conferma per il blocco difensivo rimasto immacolato nelle ultime due gare. Pioli non fa turn-over e schiera il miglior undici possibile: c’è Krunic in mezzo al campo, riposa il solo Tonali.

La Salernitana aggredisce alta e accetta la pressione rossonera con qualità nel giro palla. Mazzocchi è carico, ha gamba e prova subito la gamba sgasando sulla destra. Dia si sacrifica in copertura su Bennacer, il Milan s’affaccia pericolosamente solo quando riesce ad eludere la diga eretta da Bohinen e Coulibaly a copertura del terzetto difensivo. Contro un solo punto di riferimento di ruolo, a turno Pioli avanza anche uno dei centrali a far densità in area di rigore.

Prima palla gol rossonera al 23′. Strappo di Brahim, Pirola liscia l’intervento ma Gyomber in tackle ci mette una pezza. Sul prosieguo dell’azione palla a Leao che manda fuori tempo Mazzocchi e col destro non inquadra la porta. Kastanos è generoso in ripiegamento ma frettoloso e impreciso nella gestione della sfera in uscita. La Salernitana così s’abbassa troppo e non riesce più ad uscire. Il Milan guadagna metri e fiducia. Da corner di Brahim, Giroud prova l’acrobazia che termina di poco alta sulla traversa.

La Salernitana riprende fiducia e al 34′ sfiora il gol. Pressione alta di Bohinen e Bradaric, pasticcio della difesa rossonera, Kastanos ha sul sinistro la palla del vantaggio ma cincischia, si fa deviare la conclusione da Krunic e non trova la porta con lo specchio spalancato. Scampato il pericolo il Milan ci riprova ancora con Leao a giro, specialità della casa. Gyomber ci mette il testone e sporca in angolo la conclusione dell’esterno portoghese.

Al 43′ altra chance colossale per la Salernitana. Dia manda in confusione Thiaw, lo svernicia in velocità e si presenta a tu per tu con Maignan che, alla Baresi, in tackle sbarra la strada all’attaccante senegalese.

Intervento che vale quanto un gol che arriverà in pieno recupero. Corner calciato da Bennacer, Giroud anticipa Gyomber e Bohinen e non lascia scampo a Ochoa. Beffa atroce per la Salernitana che aveva tenuto ottimamente il campo, sfiorando il gol in ben due occasioni.

La ripresa inizia con gli stessi protagonisti. Al 7′ fa tutto Bennacer, l’algerino s’incunea in area di rigore e sulla conclusione trova il piedone di Leao, palla a lato. All’11’ Sousa potenzia la prima linea: dentro Piatek per Kastanos. Candreva al tiro al 12′, la palla rimbalza davanti a Maignan che la agguanta senza patemi. Al 17′ la Salernitana pareggia. Break di Lassana che premia l’ottima sovrapposizione di Bradaric, la difesa rossonera è scoperta e lascia liberissimo Dia che solissimo a centro area stavolta non lascia scampo a Maignan.

Pioli rivolta come un calzino l’attacco: fuori tutto il tridente, dentro Ibra, Origi e De Ketelaere. La reazione rossonera è rabbiosa. Prima Theo cerca il penalty ma non inganna La Penna, poi Bennacer con un bolide di sinistro mette paura ad Ochoa. Paulo Sousa perde Pirola per un problema muscolare e getta nella mischia Lovato. C’è anche Bonazzoli per Candreva, Salernitana con tre punte di ruolo.

Al 27′ La Penna, protagonista di una direzione di gara pressoché a senso unico, vede un fallo di Bradaric su Bennacer in area di rigore granata. In realtà è l’algerino a cercare il contatto sul pur vigoroso intervento del croato, il VAR giustamente richiama l’arbitro all’on field review che non può far altro che revocare il rigore. Il Milan prova a sfruttare i centimetri di Ibra e Origi, Ochoa ci mette la manona sul tentativo sotto misura del belga. Pioli mette dentro anche Florenzi, ma è la Salernitana al 37′ a impegnare ancora Maignan con un bolide di Piatek dopo bel duetto con Dia.

Dentro Sambia e Crnigoj per gli esausti Mazzocchi e Bohinen. Al 42′ Milan ancora pericolosissimo, la palla danza sulla linea di porta ma Ochoa prima e Gyomber poi sputano fuori il rocambolesco tentativo di Florenzi. Ancora il portiere messicano in pieno recupero risponde presente sul destro secco di Ibrahimovic. Negli otto complessivi minuti di recupero succede di tutto, ma la Salernitana tiene e porta a casa un punto preziosissimo ma soprattutto meritato. Distanze inalterate dal Verona con una giornata in meno ed un turno alle spalle sulla carta più che sfavorevole. Sabato c’è il Bologna per dare un’altra accelerata decisiva nella corsa salvezza.

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