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Importante Cda in vista: occhi sul bilancio al 30 giugno 2024

Domani pomeriggio si riunirà il Cda della Salernitana, il primo con la presidenza di Roberto Busso, dopo la sua nomina, che avrà obiettivi importanti. Il primo sarà quello di chiudere il bilancio al 30 giugno 2024, per poi andare all’approvazione nei tempi utili e previsti dalla legge.

Perdite e ridimensionamento

Il club granata, come si sa, era in perdita nell’esercizio precedente di ben 29,6 milioni e, molto probabilmente, questa perdita sarà confermata, però non deve trarre in inganno. Va ricordato che i conti si riferiscono alla sciagurata stagione scorsa in Serie A, sia in riferimento alle entrate che in riferimento alle uscite. Secondo le indiscrezioni già trapelate nelle scorse settimane, questa perdita potrebbe essere più o meno confermata a grandi linee, magari ridotta non di molto. Ovviamente nel totale delle operazioni non saranno considerate quelle avvenute dall’1 luglio in avanti, ovvero quelle più importanti per il risanamento delle casse (incassi dalle cessioni, tagli stipendi, buonuscite per le rescissioni, eccetera) e il dimensionamento alla nuova categoria, che prevede introiti parecchio minori, quasi irrisori, rispetto alla Serie A. Un dettaglio non di poco conto e che il tifoso nonché osservatore medio non può non  considerare: dai 30 e passa milioni di diritti tv, si passerà ai 5 circa di quest’anno, giusto per farsi un’idea senza calcolatrice e senza dettagli ulteriori non disponibili.

In quest’ottica vanno visti i dettami della proprietà sul mercato estivo, il famoso “cedere prima di acquistare“, per rientrare quest’anno (bilancio quindi al 30 giugno 2025) delle perdite di quello scorso. Il paracadute in arrivo in questa stagione (20 milioni netti) non sarà conteggiato nel bilancio al 30 giugno 2024 ma in quello successivo e servirà, di fatto, per aiutare a coprire il monte ingaggi attuale che, dopo le rivisitazioni operate dal direttore sportivo Petrachi ottimamente, con un taglio netto con il passato, ammonterebbe grosso modo a tale cifra: è un terzo dell’anno scorso, comunque un mezzo lusso per  la Serie B, dove la Salernitana è nella top 5 dei club che pagano di più complessivamente i propri giocatori.

Ci sono poi i costi operativi da non sottovalutare, comunque tagliati rispetto al passato nella razionalizzazione delle spese imposta non dalla volontà di risparmiare a prescindere, ma dalla nuova categoria inferiore che richiede adeguamento al ribasso per non rischiare di cappottarsi. Gli equilibri e le riduzioni previste per il 30 giugno 2025 sarebbero in via di raggiungimento, stando alle previsioni che filtrano. La serenità e il rispetto per la piazza passano anche per una gestione oculata e senza il passo più lungo della gamba che offusca la mente e fa correre rischi che la Salernitana non può permettersi. Nelle prossime settimane, il club dovrebbe rendere noti i numeri della scorsa annata.

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