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Il settimo premio Zaccaria Tartarone a Carlo Paris: “Diamo tempo a Inzaghi”

È stato direttore di RaiSport e, prima ancora, al seguito della Nazionale praticamente ovunque, compresi i campionati del mondo 2006 vinti dall’Italia. Carlo Paris ha ritirato questa mattina il premio Zaccaria Tartarone, giunto alla settima edizione, nella sala del gonfalone del Comune di Salerno: succede ad altri nomi altrettanto importanti che in passato sono stati insigniti del riconoscimento quali Donatella Scarnati, Fabrizio Failla, Riccardo Cucchi e Marino Bartoletti. La manifestazione è ideata e organizzata dalla redazione di Paperboy, il giornale edito dalla Cooperativa Sociale “Il Villaggio di Esteban”, interamente realizzato da ragazzi con disabilità psichiche e fisiche. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Vincenzo Napoli, i consiglieri comunali Rino Avella e Salvatore Telese, i ragazzi della Salernitana for Special.

“Questo premio è veramente importante. I premi sono sempre belli da ricevere, sono attestati di fiducia e di stima, ma quando dietro a essi c’è qualcosa in più come un lavoro sociale e umano, allora il premio diventa ancora più bello. Quello che viene fatto per i ragazzi, senza alcun tipo di speculazione ma solo con il cuore, è fantastico. Ogni volta che scopro realtà come questa mi chiedo se lo stato al loro posto farebbe qualcosa per tutte queste problematiche, probabilmente no. Menomale che ci sono. So quali sono le difficoltà quotidiane da affrontare di questo lavoro, quindi meritano tutta la stima ed il premio andrebbe consegnato a loro. – ha detto Paris – Le grandi firme del giornalismo italiano certe volte dovrebbero solo che apprendere dalle ‘piccole grandi firme’. Un numero come questo su Giancarlo Siani, ma anche le altre cose fatte mensilmente, dovrebbero riportare a noi tutti operatori della informazione ad una realtà più vicina. Dovremmo dare meno spazio ai gossip e alle cose di minor conto per occuparci di temi ben più importanti per il nostro paese e per la nostra gente”. Alla domanda su chi sia stato stato il suo maestro Paris ha risposto: “Ne ho avuti tanti, ma a me piace ricordare Sergio Zavoli, un giornalista televisivo che ha saputo raccontare con delicatezza, precisione e con una scrupolosità incredibile. La notte si svegliava e chiamava le persone per sapere se fosse meglio un aggettivo o un altro. Se questo suo rigore fosse usato da tutti noi, forse oggi il giornalismo sarebbe migliore”.

Il giornalista si è anche espresso sul nuovo allenatore granata Pippo Inzaghi, di cui tante volte ha narrato le gesta quando era calciatore: “Ho seguito il Pippo Inzaghi giocatore tantissime volte, che sia stato con il Milan o con la nazionale. Li ho visto la sua rabbia, cercava di combattere contro l’avversario, era qualcosa di epico. Dovrebbe cercare di trasmettere queste emozioni ai suoi giocatori e a tutto l’ambiente. Ora ha bisogno di tempo, non voglio salvarlo a tutti i costi ma non mi sembra neanche giusto screditarlo, così come succede ad Andrea Pirlo, anche perché in altre circostanze ha dimostrato di saperci fare. Ovviamente la Salernitana non vive il migliore dei momenti, nell’ultima partita non è riuscita a conquistare neanche un calcio d’angolo e questo la dice lunga su quello che sta passando”. Il premio è arrivato proprio nella settimana che porta al derby campano Salernitana-Napoli, a tal proposito Paris ha tenuto a fare un piccolo paragone tra le due situazioni che stanno vivendo i club: “È oggettivo che la Salernitana non stia andando benissimo fino a questo momento, ma a mio parere c’è troppa depressione da parte dei tifosi. Sono loro che devono cercare di scatenare qualcosa che poi possa dare la carica alla squadra. La stessa situazione la ricordo lo scorso anno, quando tra i tifosi del Napoli regnava il malcontento per via della cessione di tanti giocatori importanti. Alla fine hanno vinto uno degli scudetti più straordinari che io abbia mai seguito. Ormai mi sto lentamente distaccando da questo mondo perché ci sono troppe cose che non mi piacciono. L’ultimo fra tutti, l’episodio avvenuto in una partita dell’under 16 della Puteolana, dove c’è stata una invasione di campo e conseguente rissa tra i genitori dei ragazzi. Queste sono le cose che pian piano ci allontanano da questo mondo. Lo scudetto del Napoli mi ha riavvicinato grazie alla bellezza della festa pacifica dei tifosi. Ai tifosi granata voglio dire di continuare a crederci, come ad esempio ha fatto il Cagliari che ha rimontato 4 gol nell’ultima di campionato. Sono cose che il calcio ci ha abituato a vedere, nulla è scontato e non bisogna mai perdere la speranza”.

 

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