Dopo Pasqua e prima della trasferta di Torino la Salernitana metterà nero su bianco con il Comune di Salerno la nuova convenzione d’uso dello stadio Arechi. Servirà il canonico passaggio in Giunta, poi l’autografo. Ieri la società granata ha operato le ultimissime limature di una lunga serie, da un lato e dall’altro, inviando agli uffici di via Roma la bozza definitiva, come si legge sull’odierna edizione del quotidiano Il Mattino. Gli accordi? Niente naming rights, tutto ruota sui compensi e sulla possibile gestione dell’intero impianto.
Il groviglio
Attualmente la società, ereditando i vecchi accordi, detiene la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso. Un accordo che sarà confermato, a quanto pare. Negli ultimi giorni, tuttavia, è emersa un’ulteriore possibilità. Quella che il club possa gestire direttamente manutenzione ordinaria e straordinaria del resto dello stadio, accollandosi quindi spese ed utenze. L’amministrazione comunale lo avrebbe proposto assieme ad un ribasso della quota percentuale che l’ippocampo corrisponde (e corrisponderà) all’ente come ristoro per l’utilizzo della struttura, al giorno d’oggi rispondente al 6,5% degli incassi e che va poi in compensazione con il contributo che il Comune eroga alla Salernitana per la manutenzione del prato. Inutile sottolineare come il sodalizio di Iervolino sia ben lieto di poter gestire il Principe degli Stadi ma potrebbe volere qualcosa in più in termini di durata (l’intesa raggiunta era ed è di sei anni più altri sei, per un totale di dodici con la condizione di una permanenza della squadra almeno in Serie B, pena la ridefinizione degli accordi) o sotto altri aspetti, visto che avrebbe quantificato in non meno di un milione di euro la spesa totale per la gestione annuale dell’Arechi e che, nello stesso tempo, dal municipio continua ad arrivare un secco “no” ai naming rights.
Il rifiuto di sponsorizzare l’Arechi
La proposta (non nuova) di Iervolino di brandizzare l’Arechi sia nei fatti, sia nel nome abbinandogli quello di un grande marchio di una multinazionale (come in Italia hanno fatto già altre realtà, dalla Juventus al Sassuolo, passando per il Cesena e addirittura la Virtus Francavilla in Lega Pro, nda) è stata bocciata per il momento. L’interesse concreto di una in particolare c’era stato. Non si conoscono le motivazioni ma, a quanto filtra, questa condizione non sarà inserita nella convenzione. L’accordo su durata, gestione e percentuale di compensi alla fine sembra molto vicino anche perché la Salernitana ha bisogno di accelerare: deve consegnare entro il 30 aprile alla Figc la documentazione che possa testimoniare la disponibilità dello stadio per la stagione 2023/24 in modo da avere le carte in regola per l’ottenimento dell’agognata licenza Uefa. Entro il 30 maggio invece serve l’attestazione per poter ottenere l’iscrizione al prossimo torneo. Insomma, si firmerà oggi con un “pizzico” e una soddisfazione non totale per poi in seguito ricamare e valutare l’opportunità di inserire altre forme di introiti (i diritti di denominazione, nuova strada del calcio) in un secondo momento.
A quando il restyling?
Molto dipenderà anche da aspetto e forma che l’Arechi assumerà durante e soprattutto dopo i lavori di ristrutturazione generale che in teoria dovrebbero partire nel 2024 se ogni cosa venisse incastrata, anche burocraticamente, nei tempi minimi. Soprattutto nella pubblica amministrazione ma, in generale, con lavori così grandi (35 milioni) è cosa rara ma ci si proverà. Attualmente si è fermi alla verifica finale dei requisiti di Milan Ingegneria, prima in classifica della gara per la progettazione ma non ancora assegnataria ufficialmente. Per la realizzazione del progetto, non ancora presentato ovviamente, servirà attendere ancora un mesetto, occorreranno altre gare.
L’attualità
Frattanto vanno avanti i lavori in Curva Nord. I tre tornelli doppi (per sei varchi) sono in arrivo e da palazzo di città emerge la volontà di inserirne anche un altro nel settore per pareggiare il numero di varchi presenti in Curva Sud. Come si legge sempre sul Mattino, ordini partiti per sostituire i 36 lettori ottici con altri di nuova generazione, comprensivi di telecamere in grado di abbinare il volto del tifoso al suo nome sul biglietto: dalla prossima stagione il riconoscimento facciale all’interno degli stadi per facilitare l’individuazione di teppisti o autori di cori beceri sarà spinto ancora di più, previo ok del garante della privacy. Sui 42 varchi totali dell’Arechi, 6 risultano già aggiornati alle nuove direttive. Saranno nuovi di zecca anche i software che controllano gli accessi e danno il via libera al tornello con spia verde: quelli attuali sono obsoleti e concausa delle file chilometriche agli ingressi soprattutto nei giorni di particolare affluenza. Curiosità finale: il Comune di Salerno ha appena liquidato una fattura di 9.845,89 euro (Iva compresa) a Skidata, la società che si occupa dell’assistenza tecnica e della manutenzione ordinaria per hardware tornelli e lettori e software di controllo accessi in via Allende per le prestazioni del periodo agosto 2022-gennaio 2023.
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