Il derby a OpenVar. Rocchi confessa: “Errore di valutazione sullo 0-1. Paradosso Var, opera correttamente”

“C’è una nuova APP, il gol è regolare”. Con queste parole Paolo Valeri, al Var per Salernitana-Napoli, comunicava all’arbitro Rapuano di concedere la rete del momentaneo 0-1 siglata da Raspadori all’Arechi nel corso del derby. Ieri sera Dazn ha affrontato il caso durante Open Var con il commento del designatore Gianluca Rocchi.

La società granata, con Inzaghi in primis, si è lamentata molto della posizione di fuorigioco di Olivera sull’azione che poi conduce alla rete. Tuttavia, essendoci il recupero palla dei granata, seppur momentaneo, comincia una nuova azione e da protocollo la tecnologia non può più intervenire: toccava all’assistente Liberti accorgersene in campo. Non l’ha fatto, sbagliando. Le designazioni della giornata successiva che non hanno visto il suo nome né in A, né in B sono quindi chiare: l’Aia ha “punito” Liberti fermandolo per un turno.

Le parole del designatore

“L’assistente commette un errore di valutazione, probabilmente in quel momento è deconcentrato nella posizione, perde un po’ d’allineamento e valuta male la decisione perché ormai sono talmente abili nell’aspettare di capire il fuorigioco per la segnalazione, in questo caso è semplicemente un errore, probabilmente si gira cercando il pallone e quando si gira di nuovo perde il momento. – ha affermato Rocchi nel corso della trasmissione – Dispiace perché l’errore non è riparabile ma il Var in questo caso opera benissimo, perchè va in protocollo pieno, pur sapendo che c’era un errore ha la forza di mantenere la decisione. Sembra un paradosso ma in realtà è corretto perchè avremmo fatto un intervento assolutamente fuori dal protocollo. Come migliorare lo strumento? Quando hai una cosa così immediata e in una zona di campo abbastanza ristretta, considerare anche questi ipotesi potrebbe essere un modo per sanare, però è sempre un discorso di recupero palla. La Salernitana recupera palla, poi rende il pallone al Napoli di conseguenza è quasi un demandare il problema al proprio compagno e non all’assistente. Nei casi chiari dove l’assistente è sicuro deve andare su subito con la bandierina. Non alzare è comunque un segno di coraggio e un’assunzione di responsabilità: se non è fuorigioco hai rovinato un’azione potenziale o cancellato un gol buono. Il fatto di aspettare prima di alzare è un atto di generosità per cercare di dare la possibilità di segnare una rete ed eventualmente cancellarla se irregolare”.