Iervolino lascia l’Espresso, il 100% alla famiglia Ammaturo. Il Cdr: “Da parte sua solo annunci roboanti”

Gli interessi di Danilo Iervolino stakeholder non si concentrano solo sulla Salernitana. Negli scorsi mesi gli sforzi economici del patron granata si erano rivolti all’acquisto della storica rivista l’Espresso, che quest’oggi ha ufficialmente ceduto alla famiglia Ammaturo.

L’operazione

Il 27 giugno 2022 il numero uno del club granata aveva firmato firmato il contratto di cessione definitivo (con decorrenza degli effetti dal 1 luglio 2022) della rivista L’Espresso dal Gruppo Gedi a BFC Media Spa, controllata proprio da Iervolino . L’operazione era avvenuta attraverso la newco L’Espresso Media Srl, controllata al 51% da BFC Media e al 49% da IDI di Danilo Iervolino. La cifra si aggirava sui 4,5 milioni di euro complessivi da corrispondere in due tranche. A maggio scorso, poi, il gruppo petrolifero Ludoil Energy della famiglia Ammaturo aveva acquisito il 49% delle quote sociali proprio da Iervolino, che alla fine ha ceduto anche il restante 51%. “Il Gruppo Ludoil Energy della famiglia Ammaturo acquista il 51% de L’Espresso Media S.p.A. da BFC Media S.p.A.; – recita la nota congiunta – contestualmente Alga S.r.l. del Gruppo Ammaturo vende il 24,3% di BFC Media S.p.A. a IDI S.r.l., società di Danilo Iervolino. Le operazioni s’inquadrano in un processo di razionalizzazione, focalizzazione e sviluppo delle partecipazioni dei due gruppi editoriali”.

La nota

Non ha tardato ad arrivare la nota ufficiale, diramata Consiglio di redazione della rivista: “Dopo un anno e mezzo di roboanti annunci dell’azionista di riferimento Danilo Iervolino, un annuncio davvero importante ci è arrivato a mezzo stampa. Infatti abbiamo appreso da “il Giornale”, prima che la notizia fosse confermata da un comunicato ufficiale, l’imminente vendita dell’Espresso al gruppo Ludoil della famiglia Ammaturo. In attesa di scoprire con spirito costruttivo i piani di sviluppo e di rilancio dell’Espresso dei nuovi proprietari, ribadiamo che sarà compito del comitato di redazione – che opera col mandato dell’intera assemblea – vigilare e agire sempre a tutela del prestigio e dell’indipendenza della testata”.