Iervolino lancia la Salernitana: “A Milano venderemo cara la pelle. Ora pensiamo a salvezza senza soffrire”

“Inter-Salernitana 1 fisso? Forse ha sbagliato”. Esordisce così Danilo Iervolino a RadioDeejay ‘replicando’ al pronostico di Fabio Caressa alla vigilia della partita che andrà in scena allo stadio ‘Meazza’ di Milano. “Venderemo cara la pelle, sarà una partita dura. Ci sarà un esodo del nostro pubblico che ci segue sempre, sarà il nostro dodicesimo uomo in campo” ha sottolineato il patron granata.

“C’è stato un momento in cui abbiamo dovuto fare dei chiarimenti, è dura perdere 5-0, ma mai abbiamo messo in dubbio la posizione di mister Nicola. Qualche partita non l’abbiamo gestita come avremmo dovuto, ma nel calcio le cose si compensano, siamo soddisfatti” ha spiegato Iervolino in merito alle voci che volevano Davide Nicola a rischio esonero dopo il ko di Reggio Emilia. L’anno scorso l’imprenditore ha reso possibile una incredibile rimonta: “Quando parlai con il ds Sabatini, Nicola e alcuni calciatori prendemmo consapevolezza di potercela fare. C’era affiatamento, serviva la prima vittoria e quando è arrivata abbiamo centrato un filotto incredibile. Lì’ abbiamo capito che potevamo farcela”.

E ora il futuro: “Quest’anno iniziamo a salvarci senza sofferenza, poi da lì costruiamo una squadra capace di giocare bene su tutti i campi con i giovani. È difficile perché la Serie A è molto competitiva, non ci sono squadre cuscinetto o partite ‘balneari’. Voglia di fare la formazione? Sempre, mando qualche messaggio ma non vengo ascoltato (ride ndr). Con Nicola ci parlo, la squadra è stata allestita bene, ma tutti ci sentiamo un po’ allenatori”.

Infine Iervolino ha spiegato quali sono le difficoltà nel convincere giocatori importanti ad accettare una piazza del Sud: “Convincere i calciatori del progetto non è semplice perché non c’è storicità, ma chi viene a Salerno difficilmente va via. C’è un progetto ambizioso, coraggioso e coinvolgente, i giocatori lo avvertono. L’esempio è Ribery che resterà con noi, dandoci l’onore di restare a fare il manager”.