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Iervolino furioso con Dia e non solo: domani blitz del patron

Danilo Iervolino sarà al Mary Rosy domani alla ripresa della preparazione della squadra, prevista per il pomeriggio. Il presidente granata è andato su tutte le furie ieri, dopo essere stato avvisato – appena dopo il fischio finale – dall’ad Milan del rifiuto di Dia di entrare in campo: come riporta l’odierna edizione del Mattino, dunque, sarà al centro sportivo per incontrare personalmente Fabio Liverani e in seguito il gruppo di calciatori. Facile immaginare che possa esserci un colloquio anche con lo stesso attaccante senegalese per comunicargli le sanzioni disciplinari interne che certamente saranno adottate.

Il massimo dirigente granata potrebbe anche rilasciare delle dichiarazioni alla stampa a margine del colloquio: valutazioni in corso sull’opportunità di farlo già domani o aspettare. A quanto filtra, Iervolino non sarebbe intenzionato a restare in silenzio a lungo, dopo quello delle ultime settimane (coinciso anche con la sua assenza dallo stadio in occasione delle partite in casa e in trasferta). Non ci sarebbe solo il chiarimento sulla situazione del giocatore ma anche sul futuro. La Salernitana dirà ufficialmente di crederci finché la matematica non condannerà. E poi? quali sono le strategie del club in vista di un probabile campionato di Serie B 2024/25? In che modo la proprietà rilancerà oppure deciderà di defilarsi? Qual è la condizione finanziaria della società? In che stato d’animo si trova il presidente dopo l’avviso ai naviganti social della scorsa settimana e i commenti minacciosi di una porzione di internauti? Quali ritiene siano state le sue responsabilità per la stagione fallimentare? Solo poche delle tante domande che potrebbero essergli rivolte, nel caso in cui venissero aperti i microfoni.

Tornando al discorso Dia, si va dalla messa ai margini del gruppo (non corretto parlare di fuori rosa, altrimenti la società si esporrebbe a controricorsi pericolosi della controparte e potrebbe passare dalla parte del torto) fino al coinvolgimento del Collegio Arbitrale per applicare una sanzione pecuniaria che preveda la decurtazione dello stipendio fino a fine campionato del 50% massimo. Tenendo conto che il giocatore guadagna 1,9 milioni a stagione, il “risparmio” del patron si aggirerebbe attorno ai 316mila euro. Molto pochi considerando invece il danno che la mancata cessione del giocatore al prezzo immaginato l’estate scorsa potrebbe creare. Iervolino aveva deciso di riscattare il calciatore “non per fare trading ma perché ritenuto al centro del progetto”, come dichiarato a Rivisondoli durante la sua visita estiva alla squadra all’epoca allenata da Paulo Sousa. Tuttavia, nei piani del patron c’era la possibilità di rivenderlo dopo un ulteriore anno a prezzo di almeno 25-30 milioni. Nessuno ha pagato la clausola rescissoria in estate, idem a gennaio (con prezzo minimo abbassatosi a 21 milioni). Ora, il rischio di una minusvalenza è concreto. C’è una tattica dietro la scelta del calciatore di non entrare e di rompere definitivamente, di conseguenza, con la Salernitana? È stato solo un colpo di testa, l’ennesimo, legato a fragilità-limiti caratteriali? Dopo la rabbia, sarà una domenica di riflessione per tutte le parti in causa.

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