Alla vigilia del derby con il Napoli che è stato in bilico fino alla fine, il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, ha discusso di questa partita speciale e di tanti progetti, in chiave granata e non, sulle frequenze di Radio Kiss Kiss. Ospite del programma “Countdown“, il neo presidente del cavalluccio ha ancora una volta sottolineato l’intenzione di creare qualcosa di innovativo nel calcio italiano, un’idea che accomuna il suo passato da coltivatore di menti con il ruolo attuale: “C’è sicuramente un collegamento, i talenti sono talenti in ogni ambito, sia in quello della cultura che in quello calcistico. Speriamo di creare una cantera del Mezzogiorno d’Italia. Il Sud è pieno di talenti, ma le condizioni non permettono sempre di svilupparli, il mio sogno è una democratizzazione dello scenario calcistico, in cui tutti hanno la possibilità di emergere“.
Ma non è un’impresa da poter intraprendere in solitaria, c’è bisogno della collaborazione di tutta l’industria del calcio italiano: “Fino a dieci anni fa l’Italia era la seconda industria calcistica nel mondo, oggi siamo la quarta. C’è bisogno di una rifondazione di tutti gli asset tangibili e intangibili. Bisogna fare quadrato, la cultura solipsistica dei presidenti è da cestinare. Bisogna fare gruppo tra i presidenti per creare qualcosa di solido nel panorama italiano“.
Su questi progetti c’è stato un accenno di dialogo anche con il presidente del Napoli e la gara di domani sarà anche un’occasione perfetta per discuterne più a fondo: “Conosco bene e stimo tanto Aurelio De Laurentis, siamo amici e domani saremo insieme allo stadio. Lui ha investito tantissimo e ha fatto un miracolo per il Napoli, se non l’ha fatto nell’impianto sportivo non ce ne erano le condizioni. Noi a Salerno punteremo molto sull’accademy e sulle infrastrutture. Il nostro progetto di digital trasformation coinvolge la maniera in cui si interfacciano società, squadra, tifosi, community e speriamo di fare una piccola rivoluzione che porti una nuova visione. Abbiamo parlato poco di questo polo, ma abbiamo discusso di creare una partnership di sensibilità per la valorizzazione dei giovani. Non ci siamo concentrati molto su questo ma spero che la tenacia e la lungimiranza del presidente portino prima o poi a creare un ponte tra i club che permetta di realizzare questo sogno”.
Un’idea di calcio affascinante, in un momento buio dovuto alla pandemia. I contagi tra l’altro hanno messo in serio rischio il derby, ma l’emergenza in casa Salernitana è rientrata e non ci dovrebbe più essere il pericolo di un rinvio: “Ad oggi siamo pronti per giocare, l’emergenza è rientrata, abbiamo meno di nove giocatori contagiati e non penso che domani ci saranno novità. Dobbiamo dare l’esempio noi presidenti per rinnovare questa industria, anche dal punto di vista politico, per me il campionato andava fermato e rimango ancora di questa idea. Noi siamo piccolini in questo scenario ma dobbiamo farci valere insieme“.
Tra sogni, progetti e imprese, nell’immediato c’è quello di portare un altro campione a Salerno: “Diego Costa è un’impresa, io ho detto che mi piacciono le imprese che possono anche fallire. Mi fido ciecamente di Walter Sabatini, ho delegato completamente tutto a lui, siamo in sintonia, ci sentiamo tutti i giorni e valuterà tutto lui. Colantuono? il giudizio su di lui è sempre compito di Sabatini, è lui il plenipotenziario“.
Non rimane quindi che attendere la gara di domani pomeriggio, sicuramente speciale per Iervolino che neanche durante l’insediamento alla presidenza della Salernitana ha nascosto la sua fede per il Napoli: “Il derby è un evento che mi voglio vivere appieno, non vedo l’ora anche di incontrare Aurelio De Laurentis e discutere con lui di tanti progetti. Sarà una bella partita. Napoli campione e Salernitana salva? Speriamo assolutamente di sì“.
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