La fantasia del brasiliano, la voglia di un calciatore giovanissimo pronto a diventare grande. I colpi da grande giocatore, i sorrisi sotto la Sud e poi l’addio, Novara e poi proprio il Salerno. Salernitana-Lecce è anche la partita di Gustavo, ex attaccante che ha esordito nel Salerno Calcio e che poi ha portato la Salernitana fino in Serie C. Nella sua ultima stagione in granata Gustavo è stato allenato da Gregucci, vincendo la Coppa Italia di categoria. Poi le strade del fantasista dal passaporto italiano e della Salernitana si sono divise, Gustavo ha girato il mondo e oggi è in Cina. Ma questo pomeriggio, fuso orario permettendo, sarà sintonizzato per vedere Salernitana-Lecce. E tifare granata: “Ho giocato in tutte e due le squadre, ma a Salerno sono stato per tre anni quindi ho un affetto maggiore per il cavalluccio – ha detto Gus a Radio Alfa – È bello vedere sui social che i tifosi mi scrivono, i miei amici di Salerno ci sono ancora e per me la città è nel cuore. Io cerco di seguire, vedo che la Salernitana sta lottando per i playoff e spero che tutte e due le squadre riescano a salire in Serie A. Chi vince oggi? La favorita è la Salernitana perché gioca in casa e ha un’arma in più con la tifoseria”.
Nonostante siano passati tanti anni, Gustavo è ancora tifoso del cavalluccio ed è anche felice per il ritorno di Gregucci: “Quando ho saputo che il mister sarebbe tornato mi ha fatto piacere perché può dare tanto alla Salernitana. Gregucci è un allenatore che gioca per vincere. Quell’anno insieme vincemmo la Coppa Italia della Lega Pro, un’esperienza bellissima che si concluse con una festa all’Arechi. Se è stato chiamato Gregucci è perché la società vuole puntare in alto. Quando è arrivato a Salerno il mio anno è riuscito a risollevare una squadra in difficoltà. È un motivatore, ti carica e penso che possa fare solo bene a Salerno”.
In quella stagione 2013/2014 Gustavo segnò 7 gol, il più bello nel derby con il Benevento: “Indimenticabile, anche perché segnai al 96’. Stavamo lottando per i playoff e perdevamo in casa 0-1, io entrai a 15 minuti dalla fine. Mi procurai il rigore e SuperMendo Mendicino fece 1-1. Poi al ’96 Foggia ha fatto una giocata sulla destra e ha messo il cross, io ho fatto gol ed è caduto l’Arechi. Non dimenticherò mai quel momento, mi vengono ancora i brividi a pensarci”.
A giugno la Salernitana farà 100 anni e alcune righe di questa lunghissima storia le ha scritte anche Gustavo: “Sono molto curioso per vedere i festeggiamenti del centenario. Spero che a giugno la Salernitana sia in Serie A, io sto tifando come sempre e secondo me Lotito non frenerà perché per lui sarebbe una gloria grandissima. Ha fatto tanto per la Salernitana e non credo si tiri indietro nell’anno del centenario. Dalla D alla C abbiamo sofferto tanto, adesso la A è vicina ed è un sogno di tutti i tifosi della Salernitana”.
Gustavo non è riuscito a sfondare nel calcio nostrano e dopo Messina ha deciso di viaggiare per il mondo: “Purtroppo in Italia ci sono pregiudizi e preconcetti sui giocatori che giocano in Serie C, quindi è difficile fare la scalata. È un difetto del campionato italiano, le squadre devono investire di più sulle categorie inferiori. Io ho sofferto questo, ho giocato tanti anni in C. Dopo Messina ho ricevuto diverse offerte, ho scelto la Romania perché sapevo essere una vetrina importante. Dopo due anni ho fatto bene, giocando anche contro il Milan in Europa Legue esperienza unica. Ho fatto una strada al contrario per giocare una squadra importante italiana, se rimanevo in Serie C non ci sarei mai riuscito”.
Ora Gustavo è al Liaoning, in Cina: “Ho avuto questa offerta e la mia vita è cambiata. Ho firmato un buon contratto, sono riuscito a mettere le cose a posto in famiglia e ora sto bene e sono contentissimo in Cina. Ho ancora un anno di contratto, poi vorrei tornare in Italia. Io sono anche italiano e tornerò per giocare”.
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