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Gustavo promuove la Salernitana di Iervolino: “Molto serio, si può puntare al centroclassifica”

Dal Brasile all’Iran…passando per Salerno. Oggi Gustavo Di Mauro Vagenin gioca con il Tractor, formazione militante nella massima divisione iraniana che di recente è stata in Turchia per il ritiro invernale: “Abbiamo fatto due settimane di ritiro ad Antalya e il clima è perfetto per fare gli allenamenti” ha raccontato l’ex granata nel corso della prima puntata di RicominciAmo d’Inverno – in diretta da Belek.  “Fa caldo, quindi è una situazione ottima per allenarsi, le strutture sono fantastiche, come anche le palestre. Un altro punto positivo è che ci sono tante squadre che vanno lì quindi anche organizzare le amichevoli sarà facile” ha proseguito il giocatore carioca. “Alanyaspor e Fenerbahce? Sempre importante giocare con buone squadre per provare nuove cose. Credo che Nicola farà degli esperimenti e avere di fronte squadre di alto livello è importante perché la Serie A è di un livello molto alto”.

Gustavo si è poi soffermato sulle vicende di casa granata: “Secondo me bisogna dare tempo all’allenatore, soprattutto dopo quello che la Salernitana ha compiuto l’anno scorso, che è stato qualcosa di fantastico. Penso che la Salernitana possa rimanere a metà classifica, con buoni e brutti risultati. Penso che questo ritiro sarà importantissimo, stanno in un bellissimo posto per allenarsi e aggiustare quello che non va. Lo staff deve approfittare di questo momento per sistemare la squadra al massimo e tornare facendo più risultati positivi possibili. Iervolino? Penso che il presidente sia molto serio e se arrivano calciatori così per aiutare la Salernitana è importantissimo. Penso che De Sanctis stia facendo un lavoro importante in questo mercato e che possano arrivare giocatori importanti, che magari possono essere un investimento, come si è rivelato Ederson. Mi ha impressionato Dia, fortissimo, troppo veloce, tira in porta aggressivamente. Mi è piaciuto anche come ha giocato al mondiale. Ederson? Perdita molto grande, c’è bisogno di un calciatore con la sua qualità, soprattutto per rifornire un attaccante come Dia. Se c’è il budget per fare dei colpi importanti un giocatore del genere sarebbe da prendere. Ritorno di Djuric? Si è visto cosa ha fatto l’anno scorso, poi è determinato, lotta, questo tipo di giocatori per la Salernitana sono sempre adatti, e anche per la mentalità di Nicola”.

Poi Gustavo è tornato sulla sua esperienza in granata: “Mi sento orgoglioso di aver giocato nella Salernitana e di essere stato parte di questo progetto. Non ho partecipato alla Serie B e alla Serie A, però sono contentissimo di quello che sta vivendo ora. La Salernitana ha sempre meritato questi palcoscenici e vederla lassù è una grandissima emozione. Ovunque vada la seguo sempre. Anche ora in Iran, accendo il computer, metto le partite della Salernitana e faccio il tifo. Ritorno? Non c’è mai stata la possibilità ma io ho voglia di tornarci, vediamo se in futuro potrà accadere anche perché il mio procuratore è di Salerno. Ci sono  gol che ricorderò per sempre, quello al 96’ contro il Benevento è tra questi, è stato bellissimo. Una vittoria che ci ha portato al playoff di Serie C. Ricordo anche il primo gol, con il Salerno Calcio in Serie D, contro il Selargius al 94’. Poi ce ne sono tanti altri che rimarranno nella mia memoria”. Un passaggio sui Mondiali in Qatar: “È il bello del calcio, le squadre piccole che in questi grandi eventi trovano le motivazioni per ottenere risultato bellissimi come il Marocco che batte la Spagna. È un mondiale che mi sta piacendo. Mi piace come gioca il Brasile, come l’Argentina, la Francia, e il Portogallo che ha fatto una grandissima vittoria, ma per me il Brasile sarà sempre la favorita”.

Infine, le percezioni sul calcio iraniano: Mi sento ancora benissimo fisicamente, ho 31 anni. In Iran il campionato è molto fisico e io mi trovo benissimo. Ho voglia di tornare in Italia per giocare. Più avanti vedremo, magari farò il procuratore ma per il momento voglio ancora fare il calciatore. Qui prendono allenatori stranieri per insegnare ai calciatori iraniani. Questa è la loro filosofia per evolvere il calcio iraniano e si è visto al mondiale come lo hanno fatto. Ci sono giocatori iraniani importanti, come Taremi che gioca la Champions League con il Porto. È un mondo in crescita e anche la gente ama molto il calcio. Ora per una questione politica gli stadi sono chiusi, ma ci sono state anche partite della mia squadra con 80000 spettatori ed è stato incredibile”.

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