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Giannetti e la sfida salvezza: “Sorpreso dalle difficoltà della Salernitana. Inzaghi risolleverà le punte”

Un anno e cinque mesi dopo, Salernitana-Cagliari metterà ancora in palio punti salvezza. L’8 maggio 2022 all’Arechi finì 1-1, i granata di Nicola, avanti con Verdi su rigore, furono raggiunti in pieno recupero da Altare. La Salernitana si salvò all’ultimo respiro, nonostante il pesante ko casalingo con l’Udinese, per gli isolani il baratro della B a causa di quello 0-0 contro il Venezia già retrocesso. Ora le due squadre sono divise in classifica da appena un punto e non hanno mai vinto in otto giornate. “Servirà corraggio da entrambe le parti. Sarà una partita molto bloccata e contratta perché la posta in palio è già alta – dice Niccolò Giannetti, in passato sia con la maglia del Cagliari (dal 2015 al 2018) che della Salernitana (2019/20) -. Non sarà però già decisiva, ci sarà infatti ancora tempo per rimediare. La situazione è sicuramente complicata”.

Con la maglia dei sardi Giannetti ha conquistato una promozione in massima serie, dove ha anche trovato spazio: “Sono sorpreso nel vedere le due squadre in difficoltà, soprattuto la Salernitana. Avevano chiuso bene lo scorso campionato, aveva un impianto di gioco importante e dei giocatori importanti. Secondo me non centra niente in quella zona di classifica. Per il Cagliari la situazione è un po’ più complessa, è una neopromossa ci può stare che subisca il salto di categoria, nonostante tanti anni passati in A. Ci sono giocatori al primo anno in massima serie e serve tempo. L’infortunio di Lapadula sta pesando tanto, insomma le difficoltà erano pronosticabili. Il Genoa ha individualità forti e giocatori già pronti per la Serie A. Per l’Udinese il discorso è simile a quello della Salernitana, ha perso Beto, rimpiazzato da Lucca, che è giovane, deve dimostrare e all’Ajax aveva giocato poco. L’Empoli ha rivoluzionato di più la rosa. Lecce e Frosinone sono le vere rivelazioni, soprattutto i ciociari”.

L’importanza dei gol

Da attaccante Giannetti spiega come gli addii di Piatek e Bonazzoli i problemi di Dia stiano influendo sul rendimento della squadra: “Mi sono sembrate strane le difficoltà con Sousa dopo il finale dello scorso campionato. La società ha deciso di cambiare guida tecnica. C’è tanto da migliorare, onestamente non credo che i calciatori si siano dimenticati all’improvviso come si giochi a calcio, hanno semplicemente un po’ di fiducia che però può essere ritrovata. Mister Inzaghi spronerà soprattutto gli attaccanti. L’assenza di Dia ha pesato tanto, già a Monza l’ho visto meglio. Gli addii di Piatek e Bonazzoli ancora non sono stati metabolizzati, parliamo di due calciatori che conoscono bene la Serie A e che avevano esperienza. A differenza dei vari Stewart, Ikwuemesi e Tchaouna, che sicuramente avranno delle qualità, l’algoritmo però non calcola i tempi di ambientamento di un calciatore in un campionato diverso e nuovo”.

Rimpianti granata

L’esperienza del calciatore toscano con la Salernitana non è stata felice. Un’esperienza iniziata con una incoraggiante doppietta in Coppa Italia contro il Catanzaro nell’agosto 2019 e un gol alla prima di campionato contro il Pescara. Con Ventura prima e Castori poi, Giannetti è stato impiegato poco e ha segnato meno (4 le reti totali), fino all’addio a gennaio 2021 per trasferirsi al Pescara (operazione che ha riportato a Salerno il difensore Jaroszynski) e poi alla rescissione contrattuale formalizzata ad agosto del medesimo anno: “Di Salerno ho conservato un bel ricordo, sono stato benissimo e ho lasciato tanti amici – spiega l’ex Livorno -. Con mister Castori ho avuto un rapporto diretto. Anche se mi faceva giocare poco, io mi allenavo sempre in maniera professionale e davo il massimo in quei minuti che mi concedeva. Avevo iniziato, poi qualche infortunio mi ha fatto arretrare nelle gerarchie ed è mancata un po’ di fiducia e di pazienza nei miei confronti.  Mi dispiace certamente non aver mostrato il mio reale valore”.

La B a Carrara

Giannetti è ripartito dalla Serie C, tornando nella sua Toscana, alla Carrarese: “La squadra è stata costruita per fare un campionato di vertice, il presidente ha investito tanto – ha concluso la punta -. Ci sono squadre anche più attrezzate ma noi cercheremo il salto di categoria”.

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