Giampaolo felice per Kallon: “Ha qualità ma un difetto. Bari e Salerno puntate in alto”

Un Bari-Salernitana mancava dalla stagione 2017/18. Ieri sera al San Nicola è andato in scena un antipasto del nuovo campionato di Serie B. Federico Giampaolo è stato osservatore privilegiato, la sua storia calcistica si è intrecciata con entrambe le piazze: stagione 91/92 con i galletti e poi 30 presenze e 3 gol con la maglia della Salernitana tra il 1998 e il 1999. L’anno scorso Giampaolo ha guidato la formazione primavera del Bari, prima di arrivare al timone di Pucino e compagni a seguito dell’esonero di Beppe Iachini lo scorso aprile. Con lui alla guida, ai playout i biancorossi sono riusciti a salvare una stagione iniziata male e che rischiava di finire peggio. “A livello di calcio giocato è ancora troppo presto per giudicare, si fanno queste amichevoli per cercare di arrivare all’inizio del campionato al 100%, sono partite che lasciano il tempo che trovano” ha commentato l’ex granata ai nostri microfoni.

Due piazze, stesso sentimento

Bari e Salerno vivono calcisticamente due situazioni similari: da un lato, un capitombolo in terza serie sventato solo nel doppio confronto con la Ternana ai playout, dall’altro una retrocessione amara nelle modalità ma soprattutto annunciata. In entrambe le piazze si avverte la voglia di ripartire con i profili giusti: la società pugliese li ha individuati nel diesse Giuseppe Magalini e nel mister Moreno Longo. “Avere una società solida con delle idee da portare avanti giova a tutto l’ambiente e agli stessi giocatori. – ha dichiarato Giampaolo – Sia Bari che Salernitana non si incontravano da troppi anni, sono due piazze che hanno grandissime potenzialità in un’ottica di campionato di Serie B. Io ho giocato a Salerno l’anno della Serie A e mi sono reso conto dell’affetto e della grandezza che società e tifosi possono trasmettere a città e squadra. Lo stesso discorso vale per il Bari, per cui sono due società che devono puntare per tanti motivi a fare dei campionati importanti. Per vincere non ci vuole giustamente soltanto il marchio società, ma tante componenti che poi fanno si che si riesca a fare un campionato all’altezza”.

Le qualità di Kallon

Da aprile a giugno Federico Giampaolo ha avuto modo di seguire da vicino Yayah Kallon, nuovo esterno granata arrivato dal Verona all’interno dell’affare Kastanos: “È un profilo interessante, è giovane con ampi margini di miglioramento, ha un’accelerazione notevole perché è un calciatore che strappa. Secondo me deve essere più convinto delle sue potenzialità, ha questa qualità che difficilmente si trova nel calcio di adesso con calciatori che hanno gamba, rapidità, dovrebbe sfruttarla di più in zona offensiva. Sicuramente è una questione un po’ di esperienza e un po’ di personalità. Con quelle qualità è un calciatore che potrebbe spesso e volentieri trovarsi in zona offensiva per creare superiorità e per fare gol”.

Kallon ha vissuto un passato difficile. È stato uno dei tanti migranti che ogni anno entrano in Italia dopo giornate di stenti e di traversate nel deserto. Lui è partito dalla Sierra Leone: “Ha affrontato un percorso difficilissimo per venire qua in Italia, che l’ha formato anche a livello caratteriale. È un ragazzo molto sensibile, quelli sono i veri problemi della vita. È forte anche caratterialmente, basti pensare che per un anno e mezzo ha affrontato quella traversata dalla Sierra Leone in Europa. Ne ha viste di cotte e di crude, di conseguenza ha toccato anche molto la sua sensibilità. Dal punto di vista umano, appunto, posso dire che è un ragazzo sensibile e a posto, ha sofferto e ha vissuto il vero dramma della vita. Sono contento che sia arrivato in una piazza importante come Salerno, dove davvero può consacrarsi perché le qualità le ha”. 

In finale

Lorenzo Amatucci, nuovo mediano della Salernitana arrivato in prestito dalla Fiorentina, ha giocato a Terni nell’ultima stagione. Proprio il Bari di Giampaolo ha condannato alla Serie C i ragazzi di Breda, ma l’ex allenatore dei galletti ricorda Amatucci in quella doppia sfida: “La Ternana era una squadra costruita con molti giovani interessanti. Amatucci era uno di questi, è un calciatore di buona personalità, sa giocare a calcio. Lui e Kallon sono due indennità interessanti che possono dare una mano. La cosa bella è che possono crescere, sono giovani ed hanno grandi margini di miglioramento. Hanno qualità importanti per stare in Serie B, possono soltanto aumentare la loro crescita”.

Il momento

“Martusciello viene da una scuola importante, come quella di Sacchi e come quella di mio fratello (Marco Giampaolo, ndA) che l’ha avuto ad Empoli” ha commentato Federico Giampaolo. Suo fratello Marco ha condiviso la sua esperienza sulla panchina dell’Empoli nel 2015/16 con l’attuale allenatore granata, all’ora vice. “Martusciello ha delle idee importanti, – ha continuato Federico Giampaolo – che trasmette alla squadra per darle un’identità ben precisa. È un allenatore navigato, ha avuto già tante esperienze, vuole scrivere un calcio offensivo, organizzato. Secondo me è giusto così, andare a vedere la partita e cercare di trasmettere un’identità sul lavoro attraverso il gioco e l’esperienza che ha avuto con grandissimi allenatori. Se alla Salernitana vengono incastrate tutte le componenti, sicuramente farà un calcio divertente, che farà divertire i tifosi e in cui i tifosi potranno identificarsi. Penso sia importante già questo però una scienza esatta nel calcio non esiste, perché vincono anche allenatori che badano più al concreto senza partire da dietro. Però un’idea e un’identità da trasmettere alla squadra Martusciello la ha, nel calcio è fondamentale. Secondo me questa è la strada giusta”.