Garcia: “Gara difficile, Salernitana deve fare punti. Felice di ritrovare Morgan, lo apprezzo molto”

Un derby è già di per se particolare. Rudi Garcia avrà però anche il piacere di ritrovare Morgan De Sanctis. L’attuale ds granata è stato infatti alle dipendenze del tecnico francese alla Roma, dal 2013 al 2016. “Domani ritroverò Morgan De Sanctis che apprezzo tanto, è stato uno dei pilastri nel mio spogliatoio a Roma – ha detto l’allenatore in conferenza -. Ho sempre saputo che sarebbe diventato un grande dirigente, è al posto giusto e sa fare il direttore sportivo. Saremo avversari nei novanta minuti, ma sarà un grande paicere stare con lui prima e dopo, era un leader, un trascinatore ed un uomo per bene. Conosco anche tanti calciatori che hanno militato in Francia come Dia, Coulibaly e Bradaric“.

Il mister azzurro ha anche commentato, con un pizzico di amarezza, la situazione tifoserie ed ordine pubblico: “Non immaginavo che, con una città ad appena cinquanta chilometri, non ci fosse rispetto reciproco. Visto il momento che viviamo nel modo, capisco la rivalità, ma spero andrà tutto bene. La guerra è un’altra. Spero ci sia sostegno per la propria squadra, ma non odio verso l’altra”.

Garcia ha analizzato anche il match: “Non sarà una gara facile, perché è un derby e perché la Salernitana ha bisogno di punti. Noi dobbiamo solo vincere, dobbiamo mettere tutto in campo e mostrare la nostra migliore versione. Il 4-2-3-1 può essere utile, sappiamo interpretarlo e potrà servire anche domani. Ci sono poi alcuni aspetti della Salernitana da gestire”.

Il Napoli deve ripartire da alcune cose fatte bene domenica scorsa contro il Milan, ma deve anche migliorare in altre: “Non è tutto da buttare nel primo tempo col Milan. Dovevamo fare meglio sui gol, offensivamente abbiamo fatto delle cose. Il secondo tempo è stato certamente migliore, è sempre meglio finire in positivo – ha concluso Garcia -. Dobbiamo certamente concedere meno gol, anche perché segniamo tanto. Bisogna concentrarsi di più sulla fase difensiva, bisogna difendere in undici. Abbiamo regalato tanti palloni al Milan, anche da giocatori che non sbagliano solitamente. Quando succede questo, non puoi più attaccare e ti esponi di più. Dobbiamo migliorare anche nell’approccio alle partite”.