Ha dovuto fare la conta dei superstiti per completare l’undici titolare. E richiamare giovani della Primavera per rimpolpare la distinta. Accompagnati allo stadio dai genitori poco prima dell’inizio della partita. La sintesi di Salernitana-Lazio è tutta qui, nell’incredibile emergenza fronteggiata da Stefano Colantuono. Zero armi a disposizione per contrastare i biancocelesti di Sarri, eppure a tratti s’è rivisto l’orgoglio di Verona. Il tecnico granata punta l’indice contro il cervellotico protocollo varato dalla Serie A ma non ancora in vigore in quanto in attesa del via libera del CTS: “Non capisco ma mi adeguo. Non capisco che gusto ci sia a vedere una partita come quella di oggi, lo dico per il sistema. Rispetto chi prende le decisioni e gli interessi e non parlo solo della Salernitana. Ci siamo presentati a questa partita con sette titolari in meno. Il nuovo protocollo? Stasera non era in vigore, lunedì lo sarà. Questa è un’altra cosa che fatico a comprendere. Non voglio fare polemiche, la Lazio sarebbe stata comunque superiore a noi. Ci eravamo rimessi in corsa a Verona, stasera volevamo giocarcela, anche per i tifosi. Ho dovuto far giocare ragazzi che venivano da un lungo periodo di stop per il Covid, ho fatto esordire un Primavera. Ripeto, non capisco le regole, ma mi adeguo”.
Domenica si andrà al Napoli, dopodiché la sosta e gli scontri diretti contro Genoa e Spezia. Più i recuperi delle sfide con Udinese e Venezia. La salvezza resta un’impresa, ma non impossibile: “Negli ultimi mesi è successo di tutto, mi è stato chiesto di tenere in vita la squadra e credo di averlo fatto, considerando che abbiamo affrontato molte big. Il nostro compito è restare attaccati alla classifica il più possibile, dovremmo recuperare due partite e abbiamo la possibilità di restare in scia. Dopo il Napoli e la sosta avremo un calendario più agevole da questo punto di vista” .
Colantuono attende rinforzi: “La squadra va puntellata, anche alla luce degli infortuni e delle assenze, bisogna mettere qualcosa dentro per dare respiro a chi ha tirato la carretta fino ad ora. Col presidente ho avunto un incontro ieri, ha moltissimo entusiasmo e progetti davvero interessanti. Le sensazioni sono state ottime, ora ci risentiremo e vedremo di più. Ora dobbiamo concentrarci e tirare il massimo da ognuno. Il mercato di gennaio è difficile, ma qualcosa andrà fatto”. A proposito di mercato, in sala stampa Colantuono ha rivelato: “Con Sabatini ho fatto due chiacchiere veloci”.
E sui tanti casi di Covid nel gruppo squadra granata: “Non faccio il cane da guardia, i calciatori vengono al campo e si allenano. Seguiamo i protocolli, gli stessi dello scorso anno. Evidentemente questa nuova variante sarà più invasiva ed è più facile contagiarsi. Coulibaly ha avuto un risentimento, l’abbiamo fatto giocare a Verona e un po’ di rischio c’era perché non era completamente recuperato, ma ne avevamo pochi. I lungodegenti piano piano li dobbiamo rimettere in pista. Abbiamo recuperato parzialmente Ruggeri. Faccio l’allenatore, non faccio il medico, credo che gli infortuni stiano durando il tempo che devono. Strandberg ha stretto i denti sempre, poi si è operato e dopo la nazionale la cosa si è acutizzata, i tempi non sono vicini per farlo rientrare”. Infine, un passaggio sul debutto di Motoc e Perrone: “Sono contento, volevo far esordire anche Russo, un ragazzo in gamba. La nota lieta della serata sono loro, almeno anche il settore giovanile prende entusiasmo, hanno fatto tutti quello che dovevano fare, non possiamo certamente andare a giudicarli in questa partita qui”.
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