AGGIORNAMENTO 17 AGOSTO, ORE 20 – Trivante Stewart è ufficialmente un calciatore della Salernitana. In serata il club granata ha comunicato il raggiungimento dell’accordo con il Mount Pleasant F.C., formazione campione in carica della Jamaica Premier League. L’attaccante classe 2000 si è legato al club di Iervolino con un contratto fino al 2026 con opzione e indosserà la maglia numero 19. Costo del cartellino: 100mila euro.
La punta ha rilasciato le sue prime parole da calciatore granata alla pagina Instagram del club: “Essere qui è una sensazione bellissima. Ho sempre sognato di raggiungere un traguardo così importante, non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni e mettermi a disposizione del mister. La mia caratteristica principale in campo è non mollare mai, ascolterò l’allenatore e seguitò le sue indicazioni attentamente”.
“So che la Serie A è un campionato molto difficile, l’Italia è molto distante dal mio paese ma è un posto fantastico e sono molto felice di essere qui. Spero di rendere felici e orgogliosi i tifosi della Salernitana”.
“Mi aspetto tanto da questa esperienza, sono convinto che per me il meglio deve ancora venire e non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Il mio obiettivo principale è quello di fare ciò che i mister mi richiederà e fare il possibile per aiutare la squadra. Ho visto che i tifosi della Salernitana sono molto passionali e non vedo l’ora di incontrarli allo stadio. Il mio messaggio per loro: vi renderò molto felici”.
Fonte foto: U.S. Salernitana 1919
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ARTICOLO 16 AGOSTO, ORE 20 – Trivante Stewart vestirà il granata. La punta giamaicana è arrivato ieri sera a Salerno accompagnato dall’agente. Nelle prossime ore firmerà un contratto di tre anni con il club granata. Non verrà ufficializzato subito perché bisogna attendere l’espletamento di pratiche burocratiche. A curarne gli interessi legali nell’operazione sarà l’avvocato Alessandro Pettine.
L’opportunità
In Italia è accompagnato dall’agente Kevin Cowan, che ai microfoni di SalernitanaNews.it si è detto soddisfatto ma anche con i piedi per terra:“Quando ha chiamato la Salernitana è stata una piacevole sorpresa. Il mercato in Giamaica non è florido come quello africano, purtroppo ha perso un anno nel suo percorso a causa dello stop al campionato per covid e la sua squadra ha perso solidità. Ora si è presentata questa opportunità e non vede l’ora di mostrare le sue capacità. Ha fatto molto bene in campionato ed è riuscito a disputare anche tre partite in nazionale, nonostante sia molto difficile indossare la maglia numero nove della Giamaica, vista la concorrenza di calciatori importanti come Nicholson e Bailey. Chiaramente, dovrà lavorare ed avere pazienza, ha una bella storia alle spalle, ma ora deve combattere per mostrare il suo valore. Quando arrivi in un nuovo club sono tutti curiosi per un calciatore esotico, è giamaicano e si pensa subito a Usain Bolt o Bob Marley. Non bisogna esaltarsi perché conosco quanto rapidamente l’entusiasmo possa svanire se non sei sempre al top”.
La storia
“Grandi cose arriveranno presto. Non giocherò più in Giamaica la prossima stagione“. Così un criptico e sicuro Trivante Stewart poneva praticamente fine alla sua esperienza al Mount Pleasant. Poco dopo aver alzato il trofeo di campioni della Jamaica Premier League, il numero nove rispondeva a delle domande di MG TV, già sicuro del futuro in Europa: “Se alzerò nuovi trofei con la squadra? E’ una domanda molto scomoda (sorride), non credo di voler rimanere a giocare in Giamaica”. Stewart ha spesso dichiarato di ispirarsi a Ronaldo il fenomeno, ma gli piacerebbe giocare con Mbappé o Messi, che per il giamaicano è una vera leggenda.
Arrivato a Saint Ann’s Bay nell’aprile 2022 a stagione già in corso, la punta ha contribuito alla conquista del titolo con 18 reti in 26 partite tra regular season e playoff. Un importante salto per lui è stato il trasferimento dal Molynes United, club che lotta per non retrocedere: da lì si è messo in mostra a Saint Ann davanti alla tifoseria più calda di Giamaica, non a caso i tifosi del Mount Pleasant sono famosi in patria per le massicce trasferte. La carriera della punta centrale ha preso il volo da circa un anno: “Quando ero al Molynes ero spesso solo in attacco. Al Mount Pleasant ho Daniel Green e Devonte Campbell che mi stanno aiutando molto a raggiungere i miei obiettivi”. Stewart ha una mentalità devota al gioco di squadra e ha ammesso in più interviste che il trasferimento a Saint Ann è stato rivelatore: non più isolato nel gioco e servito spesso dai compagni di squadra. E’ stata questa la chiave del successo nella massima serie giamaicana. Lo scorso novembre è anche arrivato l’esordio per Stewart in nazionale maggiore, tra i “Reggae Boyz”: 45′ minuti in campo per il possente attaccante nel match amichevole contro il Camerun (1-1).
Campione di Giamaica
Quella appena terminata è stata un’annata importante per la football academy studentesca di Saint Ann fondata nel 2016: “E’ una bellissima sensazione vincere la massima serie, ho lavorato duramente per questo negli scorsi mesi. Il primo titolo per il club, questo mi rende orgoglioso. Non ho problemi, faccio sempre ciò che il mister mi richiede e aiuto la squadra a vincere e a fare meglio. Lavoro duro sempre”. Insomma, una stagione da ricordare per il club, conclusa con uno dei più grandi trasferimenti di sempre per la Jamaica Premier League. Il Mount Pleasant è famoso come fucina di talenti che spesso mancano il salto verso il calcio che conta, rimanendo in Giamaica. Trivante Stewart rappresenta il miglior trasferimento per il club giamaicano. “Il mio mindset in questa stagione è impostato sul lavorare, – dichiarava a marzo a Television Jamaica – ho lavorato duramente e lo sento su me stesso, richiedo alla squadra di motivarmi il più possibile per farmi superare i miei limiti. Il Mount Pleasant mi ha dato la possibilità di accrescere il mio mindset, soprattutto la squadra me l’ha permesso. Alcuni miei compagni di squadra mi hanno spinto a migliorare”.
Sei mesi fa Television Jamaica gli chiedeva se la stagione ad alti livelli nella massima serie locale potesse attirare sulla punta le attenzioni di squadre internazionali. E il nove rispondeva deciso: “Se potrò lanciare così la mia carriera? Penso proprio di sì e questo è il motivo di fondo del mio passaggio al Mount Pleasant. Volevo uscire dalla mia comfort-zone e provare qualcosa di diverso. Sono un calciatore che lavora sodo (hard-working, ndA), voglio cercare ambienti con nuovi stimoli e raggiungere nuovi obiettivi“.
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