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FOTO. “Una vita granata” nel ricordo di Somma: commovente proiezione al Teatro delle Arti

Toccante serata al Teatro delle Arti di Salerno ieri per ricordare la figura di Bruno Somma, segretario e praticamente factotum della Salernitana tra il 1946 e il 1967. Nell’anno del centenario del club granata, gli eredi del dirigente in carica più longevo nella storia della società, hanno voluto rievocarne la memoria attraverso il docufilm “Una vita granata”. Tanti applausi da parte degli oltre duecento presenti che hanno visto il lavoro scritto e diretto da Rocco Papa con la collaborazione della Fides. Il racconto si snoda attraverso testimonianze, immagini e l’intreccio fantastico con Adolfo Somma – figlio di Bruno – ad interpretare il padre con una somiglianza incredibile. Un viaggio nella storia della Salernitana che venne prima di tutto nella vita di Somma, ancora oggi ricordato da quanti lo conobbero e lavorarono con lui, sebbene siano passati ben 48 anni dalla sua scomparsa. Le amicizie con i dirigenti delle squadre blasonate, le acrobazie per tenere in vita una Salernitana sgangherata, le intuizioni di scouting e calciomercato: anche grazie alle parole delle vecchie glorie Pino Adduci, Oliviero Visentin e Amedeo Rosamilia viene fuori il racconto dell’uomo che amava così tanto la Salernitana.

In rappresentanza del club granata attuale – che ha dato il patrocinio all’iniziativa – erano presenti il segretario generale Rodolfo De Rose, l’addetto stampa Lambiase e i calciatori Perticone, Novella (Primavera) e  Morra (U18), i dirigenti accompagnatori de settore giovanile. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni. C’erano poi i rappresentanti delle istituzioni. Strepitoso è l’aggettivo giusto per definire questo lavoro, da cui emerge la Salerno che vorremmo, quella in cui ci riconosciamo. Percorsi bellissimi, sono commosso, siamo nati tutti al Vestuti e ognuno ha una storia da raccontare. Un grazie alla famiglia Somma che ci ha arricchiti”, ha commentato l’assessore allo sport,  Caramanno. A fargli eco, il presidente del consiglio comunale, Ferrara: “Quello dell’epoca di Somma era il vero calcio, dovrebbe essere da esempio per le nuove generazioni e per quello che dovremmo trasmettere come persone e istituzioni. Grazie a chi ha permesso questa cosa ed é parte attiva in un anno importante come quello del centenario, che corre purtroppo in un momento calcistico delicato, in cui Salernitana non brilla per risultati”.

Al Teatro delle Arti, accolti dai padroni di casa Claudio Tortora e Mario Pacifico (capofila dei nipoti di Somma, organizzatori dell’evento), sono accorsi anche Enzo Faccenda, delegato provinciale FIGC che ha fornito anch’egli un importante testimonianza nel docufilm, l’ex calciatore granata Antonio Capone, numerosi tifosi storici ed alcuni esponenti dell’associazione 19 giugno 1919. C’erano pure una delegazione del Salerno Basket ‘92 (team femminile presieduto da Angela Somma, figlia di Bruno), e il ds della Paganese, Guglielmo Accardi.

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