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Fischi per tutti all’Arechi: tra “mercenari” e “vergognatevi” la contestazione dei tifosi

Tra un “vergognatevi” e un “mercenari” ci sono i fischi. Incessanti, dopo quello triplice dell’arbitro che ha sancito la fine di una partita che era da dentro-fuori. Per ora però, la Salernitana è “fuori”. A rimanere dentro (per 80 minuti) sono stati sempre e solo i tifosi che all’Arechi nonostante tutto e incondizionatamente hanno tifato e lanciato cori per incitare una squadra a cui non sarebbe servito neanche l’elettrochoc.  Erano 18560 gli spettatori presenti nell’impianto di via Allende, a dimostrazione che l’amore per il granata resta anche se i risultati non arrivano. E non sono arrivati neanche stasera contro il Monza dell’ex Palladino che a Salerno ha lasciato il segno. A metterci la faccia, prendendosi i sonori fischi della Curva Sud Siberiano è stato capitan Candreva che ha insistito per schierarsi davanti al “muro” della contestazione insieme a pochi altri che hanno accettato l’invito del giocatore. Altri hanno guadagnato gli spogliatoi frettolosamente mentre sul rettangolo verde sono volati fumogeni e torce alla fine della partita in segno di protesta. La stessa fretta con cui l’arbitro ha raccolto un oggetto lanciato dalla Curva al primo gol del Monza con i giocatori “rei” di aver esultato proprio sotto il settore più caldo dei tifosi granata. E’ il secondo episodio dopo poco tempo e dopo quello durante il match contro il Genoa, decisamente più grave. Non si esclude l’ennesima sanzione ma sembra essere il male minore per una massima serie sbiadita che perde il colore granata. Era assente patron Danilo Iervolino che ha mancato l’appuntamento con il suo collega Adriano Galliani che si è accomodato sulle poltrone rosse della tribuna Vip. All’Arechi anche il prefetto di Salerno Francesco Esposito e il questore Giancarlo Conticchio mentre a rappresentare la società c’era il vice Gianni Petrucci e l’amministratore delegato Maurizio Milan.

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