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Firenze, voglia di emergere: “Ventura può valorizzarmi, volevo piazza come Salerno”

SAN GREGORIO MAGNO (SA). Prime parole da calciatore granata per Marco Firenze. Il centrocampista classe ’93, al termine dell’allenamento mattutino del quinto giorno di ritiro (clicca qui per i dettagli) ha incontrato i giornalisti alla vigilia della prima amichevole della squadra allenata da Ventura. Quella dell’ex CT sarà una formazione chiamata a disputare un campionato di vertice ma Firenze avvisa: “Lo scorso anno a Crotone siamo partiti con l’obiettivo di vincere il campionato e ci siamo salvati a tre giornate dalla fine, il campionato di Serie B è sempre imprevedibile. Con il mister abbiamo parlato di un campionato importante e lavoriamo per questo, poi vedremo cosa saremo in grado di fare”.

Firenze ha accettato la chiamata granata nonostante altre richieste: “C’erano altre richieste ma quando è arrivata la chiamata della Salernitana ho ricordato l’emozione che ho provato da avversario all’Arechi, mi piace giocare in una città dove si sente la passione e in tal senso vogliamo riportare la gente allo stadio. Anche l’allenatore è stato importante, la presenza di un tecnico come Ventura potrà farmi crescere ancora tanto”.

Ventura ha dunque aiutato Firenze a scegliere Salerno: “É un allenatore che vuole proporre calcio, è presto per dare giudizi perché finora è stata curata maggiormente la parte atletica ma stiamo cominciando a lavorare anche sull’aspetto tattico. Tanti movimenti li conosco, sicuramente l’esperienza del mister è unica, ogni parola che dice dovrà essere interpretata nel modo giusto. L’idea di calcio di Ventura si sposa con le mie caratteristiche, voglio dare un contributo anche in zona gol. Una delle mie qualità è l’inserimento, per questo motivo il calcio offensivo di Ventura potrebbe aiutarmi. Se faccio parte di una squadra che gioca in questo modo le mie caratteristiche possono essere esaltate”. Altro tecnico che ha dato tanto a Firenze è stato sicuramente il salernitano Grassadonia: “Gli devo davvero tanto, mi ha fatto crescere tanto come uomo e come calciatore”. 

In molti hanno colto con sorpresa l’addio di Firenze al Crotone: “Il club c’entra poco, personalmente non ho mai avuto un bel rapporto con la loro società. Credo di non essere stato trattato correttamente anche se devo ringraziarli per avermi dato una possibilità. Sono stato io a chiedere di andare via, non avrei rinnovato e quindi loro avrebbero rischiato di perdermi a costo zero”.

Sulla sua storia e le sue caratteristiche: “Sono una mezzala con caratteristiche offensive ma l’anno scorso ho fatto tutti i ruoli, anche il quinto. Sono partito dal basso, da ragazzino ho commesso degli errori che mi hanno fatto buttare via qualche anno. Poi ho deciso che questo doveva diventare il mio lavoro e sono riuscito a ripartire facendo le cose in maniera diversa. L’obiettivo è quello di crescere ancora, spero che questo per me e per la squadra possa essere un anno davvero bello. Il ritiro? Stiamo lavorando duramente ma il ritiro è fatto apposta per mettere benzina nelle gambe ma stiamo facendo tutto col sorriso e nel migliore dei modi”.

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