Ad aprire la conferenza stampa, dopo oltre trenta minuti di ritardo, è stato Angelo Mariano Fabiani, direttore sportivo della Salernitana.
Questo il messaggio di benvenuto da parte di Fabiani: “Benvenuti nella Sala Stampa. E’ arrivato il momento di inaugurarla. Nel mentre che arriva Lopez, auguro il mio personale benvenuto a Calaiò. Mille volte grazie ad Emanuele per aver preferito la piazza di Salerno rispetto ad altre dove inevitabilmente poteva avere qualche guadagno economico in più. Ringraziamo chi ha fatto delle scelte diverse che vanno comunque rispettate”.
Segue un black-out durato oltre sette minuti. Sala stampa completamente al buio.
Il direttore Fabiani, stimolato dai colleghi, ritorna a parlare della sessione di mercato e replica ad alcuni commenti pepati dei tifosi: “Ebbi a dire che rispetto il pensiero di tutti. Andrebbe analizzato il calciomercato per come si è sviluppato. Molti di voi giornalisti erano presenti a Milano e hanno constatato la voglia della società di investire e rafforzare la squadra, giusto per dare una mano a questi ragazzi. A tal proposito voglio ringraziare la società Parma nella persona del presidente, del direttore sportivo del Parma Faggiano, che con una stretta di mano hanno mantenuto fede a quello che era la chiusura di alcune operazioni con giocatori che però hanno fatto scelte diverse che vanno rispettate. Questo non deve essere un segnale per cui la Salernitana non si sia mossa sul mercato. Purtroppo a gennaio è così. Non vi erano tante alternative. Se su questi giocatori, poi si sono fiondati anche gli americani… Le scelte principali erano quelle alla mia destra e alla mia sinistra (riferimento a Calaiò e Lopez): sono venuti con il giusto entusiasmo, apprezzando la piazza di Salerno senza se e senza ma. E se volete ve la dico tutta: se chi non ha accettato sarebbe arrivato anche un po’ scontento se fossero venuti calciatori non motivati. Ci teniamo, dunque, i giocatori con il ritorno di Minala, l’ingaggio di Memolla, Lopez e Calaiò pensiamo di aver portato un po’ di ossigeno all’interno della rosa di mister Gregucci. Ho sentito di tutto in questi giorni: tanti, troppi insulti. Io penso che la Salernitana abbia fatto un mercato oculato. Prima di tutto viene l’integrità degli stipendi senza elemosinare al giocatore di pagargli lo stipendio l’anno successivo. Questa è una regola che vogliamo rispettare. Siamo soddisfatti e un po’ dispiaciuti, soprattutto per gli insulti giunti a livello delle famiglie, non ci può andar mezzo un popolo intero. i salernitani sono un popolo ospitale: nelle vene scorre sangue della Provincia di Salerno dato che mia madre è di Sapri e dunque difenderò sempre il nome di Salerno e la Salernitana. Al massimo mi metterò al servizio della Salernitana. Salernitana che reputo rafforzata: dovevamo prendere due giocatori a sinistra, una punta e un centrocampista. Io penso che a fine agosto tutti quanti dicevamo che il mercato era stato fatto in modo per puntare decisamente ai play-off, poi ogni tanto capitano le sorprese anche quelle brutte. Anche se analizzando la classifica, vorrei sapere quale sia la brutta sorpresa. C’è da fare un altro tipo di discorso. All’indomani di alcune gare giocate male non dobbiamo buttare tutto all’aria. Diamo forza a quello che abbiamo in casa. Facciamo sentire forti tutti quelli bravi. Portano la maglietta della Salernitana: gradirei, invece, a chi fa il gioco del massacro, magari persone fuori Salerno, di non essere alimentato: non devono avere spazio. Perché è impossibile che possa giungere dal tifoso della Salernitana. Il quale, al limite della critica, cerca di migliorarti: non lo può fare un coglione che scrive sotto la prima foto di Calaiò “che ha il pancione come Fabiani”. Sono gli stessi che denigrano la Salernitana: m’incazzo e sfido questi ignoranti, imbecilli. Perché il popolo Salerno è ospitale a 360 gradi”.
Sul no comment di Gregucci sul mercato di riparazione: “Dietro ogni movimento di questo genere, ci sono sempre degli accordi tra tecnico e società: se non voglio interpretare male il no comment del tecnico è quello, innanzittutto, di non far polemica. Perché è stato preso un bomber di razza, due terzini – tra cui arriva quello che avevo pensato già da diversi anni-, abbiamo preso elementi funzionali. Se poi veniva il buon Ceravolo, il buon Dezi, il buon Molinaro… non sono venuti, ma ognuno fa le proprie scelte: sono professionisti esemplari. Con i se e con i ma non si fa calcio. Minala/Calaiò inattivi? Ho visto in altre squadre, calciatori che non giocavamo da otto mesi essere già decisivi: considerate che ogni allenatore voglia avere una rosa molto ampia. Io ritengo che in organico abbiamo elementi validi per fare qualsiasi tipo di modulo: la differenza la fanno gli uomini”.
Su Dezi che si è tirato indietro: “Io più di ringraziare presidente e direttore sportivo Parma, non so che fare. Tra le due società c’era l’intesa su tutto. Documenti fatti. Se poi un calciatore preferisce rimanere in Serie A…un giocatore un giorno ti dice sì o ti dice no. Hanno fatto una scelta. Non torniamo su queste cose. Sapete perfettamente come sono andate le cose”.
Sull’obiettivo Play-off: “Vogliamo migliorare quanto fatto in questi anni. Abbiamo consolidato e patrimonializzato, riscattando Jallow. Di pochi minuti fa, inoltre, la convocazione di Andrè Anderson per uno stage under20. Play-off, dunque, possibili? Ve lo dico a fine campionato: ogni anno è buono per impegnarsi sempre di più”.
Tifosi in decremento. Per Fabiani non c’è una ricetta possibile se non quella dell’impegno: “Chi paga ha sempre ragione. Se hanno fischiato, bisogna prendere applausi e fischi. Non è che personalmente se mi insultano o fischiano all’Arechi mi metto a piangere o bisogna fare un passo indietro. La società non può fare nulla. Ne prendiamo atto. Sta a noi convincere la gente a venire allo stadio. Rilancio nell’impegnarsi sempre più”.
Mai satellite della lazio
05/02/2019 at 00:05
Zitti tutti, giu’ il cappello e vergognamoci con sincero e profondo pentimento. Le dichiarazioni del direttore non fanno una piega che sia una! GENIO ASSOLUTO DEL NOSTRO TEMPO
mister
05/02/2019 at 13:38
un direttore che merita altri palcoscenici….
…quindi…
perchè non te ne vai!!!