Fabiani a R.Alfa: “Tribunali fuori dal calcio, ripescaggio non è un diritto. Crediamo nei playoff”

13 punti in 8 partite, zona playoff e piazza che adesso comincia a crederci. L’inizio di stagione della Salernitana è positivo, i granata viaggiano a buon ritmo e l’obiettivo playoff è molto vivo. Tutto bene, per ora, e allora anche il direttore Fabiani può sorridere. C’è un problema, però. In Serie B regna il caos, nessuno riesce a capire se questo campionato iniziato con 19 squadre finirà con 19 squadre e a comandare è l’incertezza. Intervenuto ai microfoni di Radio Alfa, il direttore Fabiani si mostra molto infastidito dalla vicenda, giustamente. Il messaggio è chiaro: queste vicende sono solo dannose per il calcio italiano. “Questa storia ha un po’ stancato, vedere il calcio in mano ai Tribunali non fa bene – l’esordio del diesse – Le 19 società hanno votato questo documento per ricorrere al Consiglio di Stato e poi vedremo quali saranno gli scenari. Non è possibile né tollerabile, ci sono squadre che hanno già opzionato aerei per trasferte e così anche i tifosi. Si perde di credibilità, i vari gradi di giustizia della Federazione devono essere specificati perché si sta perdendo la quadra ed è un danno per l’intero movimento. Gravinia non ha impugnato la decisione del Tar e non ne conosco i motivi, oggi recuperare 9 partite sarebbe impossibile e delirante. Io credo che la B sia compatta e andrà avanti per far sì che questo campionato rimanga così com’è, poi dal prossimo anno si può ridiscutere il format. Quest’anno non si può fare altrimenti. Il ripescaggio non è un diritto delle società, semmai un’esigenza delle Federazioni. Qui invece sembra che il ripescaggio sia un diritto sacrosanto e non è così, i tribunali dovrebbero occuparsi di cose più importanti, per il calcio ci sono già abbastanza commissioni“.

Scalpore hanno destato le parole di Fabbricini, curiosità su come verranno aggiunte almeno tre squadre alle 19 già esistenti: “Bisogna sempre capire il contesto in cui ha detto Fabbricini quelle parole, nessuno ha costretto a prendere quelle decisioni. Il calcio ha bisogno di riforme. Come si recuperano le 22 squadre sarà oggetto di discussione, ci sono squadre che oggi hanno già giocato in C. Facciamo finta che non è successo niente? Non si può, è surreale. Il calcio che ricordo io è diverso”.

La squadra, però, deve vivere in una bolla. Pensare solo agli allenamenti, al campo, alle partite: “Noi siamo dei professionisti, dobbiamo attenerci al momento e sotto questo punto di vista non ci sono né problemi né alibi. Mezzaroma è con la squadra, così come gli altri presidenti vuole percorrere questa strada. La Lega B andrà al Consiglio di Stato”.

E allora sotto con il campionato. Vittoria importante con il Perugia seppur non brillantissima, ma 3 punti fondamentali: “Il livello dell’organico è sotto gli occhi di tutti, bisogna capire da quale angolazione si vede il bicchiere. Ho sentito dire di un Perugia sontuoso, però l’allenatore contro il Perugia ha messo in campo una squadra offensiva con due punte, un trequartiste e Castiglia che è un centrocampista che si inserisce molto: è normale che concedi qualcosa all’avversario. È normale gestione della gara, se fai una formazione difensiva si dice che non hai fatto un tiro in porta. L’importante è vincere, abbiamo preparato la partita per i 3 punti e hanno avuto ragione i nostri ragazzi“. Fabiani sorvola sui suoi precedenti a Crotone da dirigente della Salernitana “ho un’amnesia temporanea“, poi aggiunge sul torneo dei granata: “Io credo che quando una cosa si può fare e ci sono le carte in regola per farle bisogna provarci. Vale anche per la Salernitana, se ci rendiamo conto che tutti siamo consapevoli che possiamo fare un qualcosa in più bisogna provare a farlo, poi si vedranno i risultati. Dare tutto e di più, inutile stilare tabelle e classifiche. Siamo alla 9° giornata, i valori non si sono delineati ancora e la B non è come la A: la cadetteria è incerta fino alla fine del campionato per tutte le posizioni di classifica”.