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Entella-Salernitana, il pagellone: Vannucchi spider-man a metà, Di Tacchio faro spento

VANNUCCHI 6. Nel primo tempo spider man sembra aver messo la tela tra i pali granata. Compie un autentico miracolo sulla conclusione a botta sicura di Settembrini con il braccio destro di richiamo. Bravo anche poco più tardi su Morra. Nella ripresa si fa infilare da Mazzitelli sul suo palo. Ci mette il pugno poco più tardi su uno spiovente velenoso.

AYA 5.5. Lascia troppo spazio a Morra che serve Settembrini. Ha sul destro la palla del vantaggio: calcia anche bene, al volo, ma trova Borra in versione muro di gomma. Subito dopo rischia grosso con un intervento a forbice sul suo dirimpettaio: se la cava con un’ammonizione.

BILLONG 6.5. Gestisce la difesa con ordine e senza grosse sbavature. E’ anche vero che le punte avversarie preferiscono aggirarlo ed andare per vie esterne. Bravo più volte in scivolata a togliere le castagne dal fuoco (dal 40’ st Iannone 6: forse la nota più bella della serata da incubo granata. Attaccante di personalità e prospettiva)

JAROSZYNSKI 5.5. Primo tempo di sostanza. Ripresa in affanno. Mura bene Mazzitelli e stoppa Morra. Il vantaggio ligure nasce da una sua palla persa, ma nella metà campo avversaria… Poi la solita legna

KIYINE 5. Avverte subito un risentimento muscolare al quadricipite della coscia sinistra che ne frena il rendimento. Qualche tentativo di dribbling, un paio di verticalizzazioni, ma nulla di trascendentale. (dal 17’ st Jallow 5.5: prova subito ad accelerare, ma viene subito asfaltato da Poli. Un destro a giro, direttamente nel fiume Entella…)

AKPA AKPRO 5. Non è quello di una volta. Si tiene basso per arginare le folate e gli inserimenti di Mazzitelli. Spettacolare un disimpegno in acrobazia tra tre avversari. Poi si limita a rincorrere gli avversari in mezzo al campo. E non sempre gli riesce. Finisce addirittura terzino destro.

DI TACCHIO 4. Il capitano guarda i muscoli… degli altri. Ha gravissime responsabilità sul gol di Mazzitelli: lascia una prateria a Morra che serve l’assist vincente. Fatica a tenere Schenetti che agisce tra le linee. Al quarto d’ora è costretto a spendere subito il giallo per frenare il trequartista lanciato a rete da una sua distrazione.

MAISTRO 4.5. Entra in campo e sembra in letargo. Lascia colpevolmente libero Settembrini di colpire a due passi dalla porta. Per fortuna trova la saracinesca abbassata da Vannucchi. Un paio di conclusioni a cavallo dei due tempi. Infruttuose e inutili. (dal 17’ st Dziczek 5.5: prova a mettere ordine. Cerca di far girare la palla e muovere la squadra. Ma anche lui si spegne nel grigiore generale)

CURCIO 5.5. Si presenta con un dribbling a rientrare e un traversone da dimenticare. Esordio dal primo minuto per il mancino carioca con la maglia granata. Alla mezzora effettua il secondo traversone e guadagna il primo corner del match. Dalla bandierina serve benissimo Aya che sfiora il vantaggio. Nulla di più (dal 32’ st Lopez 5.5: Prova subito a servire Djuric. Ci mette la garra, ma servirebbero anche spinta e qualità)

GONDO 6. Torna dopo la squalifica e si riprende una maglia da titolare. Subito tanta pressione, gioco oscuro e tanta generosità. A conti fatti è tra i pochi – se non l’unico nella fila offensive granata a provare a far qualcosa per mettere in difficoltà l’avversario.

DJURIC 6. Quella traversa colpita allo scadere grida vendetta. A conti fatti, però, la partita del gigante di Tuzla è stata comunque anonima, fatta eccezione per quell’unico lampo. Esce dalla morsa di Chiosa e Poli costringendo quest’ultimo a ricorrere al giallo per fermarlo. Sistematicamente in ritardo sul pallone, puntualmente anticipato, talvolta fatica a restare in piedi

VENTURA 5. Altro che sogni per avere ambizioni. Stasera la Salernitana ha avuto gli incubi nel rivedere un gioco anonimo e privo di mordente che rischia di relegarla nell’anonimato. La squadra probabilmente ha mutuato male lo slogan coniato dal tecnico ieri in conferenza stampa. Senza gioco, senza idee, senza grinta. I granata hanno sofferto per quasi tutto il match, limitandosi a qualche fiammata e affidandosi alle intuizioni di pochi singoli. Adotta un turnover a dir poco discutibile. Assiste impassibile ad un primo tempo oggettivamente brutto in cui i giocatori si limitavano a rincorrere (ed anche male) gli avversari. Nella ripresa ritarda le sostituzioni fino a cambiare per due volte spartito tattico. Finisce con un 4-2-4 un tantino sterile. E pensare che la si poteva comunque pareggiare…

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