È tornato “frero”: Ribéry al campo nel giorno della doppia con Liverani

Per ora solo un saluto, due chiacchiere in borghese con Fabio Liverani (che aveva trovato da avversario quando ancora giocava nella Fiorentina e l’ex playmaker guidava Lecce prima e Parma poi), uno sguardo all’allenamento della squadra. Dai prossimi giorni, salvo sorprese, Franck Ribéry dovrebbe rimettere addosso la tuta col cavalluccio marino ricamata e dare manforte sul campo al nuovo tecnico in vista del rush finale salvezza, sempre come collaboratore.

Intanto Ribéry oggi è tornato a far capolino al Mary Rosy. Non possiede il patentino Uefa A, necessario per essere tesserato come allenatore in seconda in Serie A o B (e per guidare una prima squadra in Lega Pro). Per questo motivo, al di là di suggestive e fantasiose previsioni, non può essere il vice di Liverani. Anche se la società avesse voluto affidargli la guida tecnica della prima squadra dopo l’esonero di Inzaghi, avrebbe comunque dovuto affiancargli un tutor munito di patentino Uefa Pro. Con l’abilitazione Uefa B, recentemente conseguita, FR7 può essere configurato solo come collaboratore tecnico.

L’ex Bayern negli ultimi mesi è stato in Germania per stare vicino ai suoi figli e rimettersi in forma dopo l’operazione al ginocchio grazie all’aiuto del club bavarese. Ora, con l’ingaggio del suo amico Jerome Boateng da parte della Bersagliera, Ribéry ha un ulteriore motivo per rientrare e stare vicino alla squadra che ha bisogno anche del suo carisma per provare a venire fuori dalla situazione complicata.