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Doppio ex Menichini al Mattino: “Salernitana, aspetta Djuric! E se esci indenne dallo Scida…”

“Dovesse fare risultato, la Salernitana si proporrebbe in maniera palese come squadra che può navigare stabilmente in alta classifica. Uscendo indenne, avrebbe un pieno di autostima in più e l’ambiente ne trarrebbe un ulteriore, grande beneficio”. Parola di Leonardo Menichini, che a Crotone e Salerno ha vissuto le esperienze professionali più “piene” in cadetteria: 63 le panchina in Calabria tra il 2010 e il 2012, altrettante alla Salernitana tra il 2014 e il 2016, neanche a farlo apposta. Il trainer di Ponsacco, attualmente libero da contratti, è in attesa di una nuova avventura e frattanto si aggiorna. Seguirà in tv con particolare attenzione il match dello Scida domani tra le sue ex squadre.

Nei miei pronostici il Crotone è favoritissimo per la promozione diretta. Ha avuto qualche problema, però bisognerebbe vivere la situazione da dentro per capire quale. I rossoblu sono forti: è questione di tempo ma verranno fuori – dichiara Menichini all’odierna edizione del Mattino – Per la Salernitana sarà difficile, conosco lo Scida dove i tifosi sono fisicamente vicinissimi al campo e alla squadra. Sarà una gara impegnativa ma i granata hanno le loro chances. Vengono da un ottimo momento, hanno fatto buoni risultati: in un campionato come la Serie B, può succedere di tutto. L’assenza di Nalini? È un ragazzo affezionato, riconoscente e perbene. Ricorda il passato insieme e quello che abbiamo vissuto. Con la sua assenza, il Crotone perde molto. Nalini è uno che dà cambi di ritmo, uno contro uno, giocate imprevedibili. Salerno lo conosce, del resto: lì fece vedere grandi cose pur essendo incappato in infortuni lunghissimi. Insomma, io preferirei non averlo come avversario”.

Menichini ha allenato Milan Djuric proprio nell’esperienza crotonese. A giudizio dell’esperto allenatore, il bosniaco va aspettato. “A Salerno c’è grande passione ma anche altrettanta pressione che a volte può essere non positiva per ragazzi che vengono da altri contesti. Milan magari attraversa solo un momento di difficoltà: si sa che gli attaccanti soffrono quando non riescono a trovare la rete, lui è uno che non ne fa tanti ma… li sa fare. Con me a Crotone, ad esempio, ne realizzò uno in rovesciata con l’Empoli, un altro con pallonetto da centrocampo col Livorno. Insomma, non cose da uno alto due metri – dice – Il 3-5-2? Tolte poche occasioni, è un atteggiamento che dà equilibrio e compattezza, più che spettacolo. Ma se i risultati sono questi, ben vengano. Colantuono è un allenatore esperto e capace, vede tutti i giorni i suoi giocatori e sa come sfruttarli al meglio. Battere il Verona e fermare Palermo e Cremonese, equivale ad avere solidità. Tant’è vero che i granata hanno una delle migliori difese del campionato”.

Infine, lodi al portiere granata Micai: “Quando gli avversari tirano molto in porta mi preoccupo, perché mi piacerebbe controllare il gioco. Ma le squadre avversarie sono di grande livello e avere un portiere come lui è un vantaggio. Sta facendo grandi cose, visto da fuori mi dà sicurezza e fiducia. Non si percepisce il pericolo di poter subire gol: è uno dei migliori portieri della categoria, se non il migliore”.

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