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Domani assemblea Lega B, si parla anche di taglio stipendi. Tommasi: “Basta polemiche”

Domani la Lega B si riunisce ancora, in un’assemblea lasciata aperta in queste settimane per seguire l’evolversi della situazione Coronavirus. In videoconferenza Balata riaprirà il dibattito con il club aggiornando le società su come si sta muovendo la Lega con le altre Federazioni. Si cerca sempre di trovare una soluzione per il futuro del campionato, con proposte economiche e organizzative per la salvaguardia dell’intero sistema.

Naturalmente ancora apertissima la questione sul taglio degli stipendi. Oggi ha parlato ancora Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, ospite a Radio Punto Nuovo. Tommasi ha provato a fare il punto in una situazione di estrema emergenza: “Siamo stati interpellati due volte dalla Lega di Serie A, non so quale sia l’oggetto del contendere – ha detto Tommasi – Abbiamo cercato un’intesa che non escludo possa esserci nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all’accordo collettivo, sullo spostamento di alcuni termini, al quale abbiamo aderito. Vogliamo capire qual è l’idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi. In questo momento fare polemiche è fuori luogo, vista la situazione. Sospensione e cancellazione sono due cose diverse, oggi non c’è nessuno stipendio da sospendere, ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come si svilupperà la situazione”.

Quindi l’analisi caso per caso, dalla Juventus alla Serie C: “Sulla Juve l’AIC ne era a conoscenza, è stato un accordo che ha trovato l’intesa tra tutti i tesserati, quindi non può far altro che piacere, anche alla Lega. Accordo lineare per tutti? C’è un accordo collettivo, è ovvio che se le società ed i calciatori ,a livello individuale o collettivo, giungono ad accordi, tutto fila liscio. In altre società c’è bisogno del nostro appoggio e noi ci siamo. Con la Lega Pro abbiamo portato avanti il tema, ancora non chiarito del tutto, tutti gli accordi devono essere rispettati dalle parti, basta che tutti siano d’accordo, ma ognuno può organizzarsi su basi diverse. Non so chi mette voci in giro sulla nostra indisponibilità, il nostro lavoro è far sì che vengano rispettate le regole. I calciatori sono disponibili a fare la loro parte, ma le altre istituzioni come partecipano alla situazione? Il tema principale è che al momento non si capisce il destino della stagione, che cambierebbe le prospettive. Da parte nostra non c’è chiusura, in nessun caso. Sarà il comitato scientifico a capire se si può continuare o no. In consiglio federale capiremo eventualmente come fare, ma solo se verrà dichiara la possibilità di proseguire da chi ha la responsabilità, oggi, per la salute. Stiamo parlando con la Lega Pro per tutelare i contratti più bassi per far sì che questa crisi non si ripercuota troppo sui club. La nostra preoccupazione in questo momento è anche la sopravvivenza delle società“.

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