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Djuric titolare al S.Vito. Ventura: “Ha lavorato bene, merita chance. Braglia è difficile da affrontare”

Vigilia di Cosenza-Salernitana, il tecnico Gian Piero Ventura dovrà fare a meno dei lungodegenti Billong e Lombardi, oltre a Giannetti, fermato da un risentimento muscolare: “Chi è convocato è in grado di giocare. Come e quando chiaramente lo dobbiamo verificare. Non ci saranno cambi di modulo. Partiremo come contro il Pescara. Non c’è Giannetti, probabilmente al suo posto giocherà Djuric dall’inizio. Ha lavorato tantissimo, si è calato nella parte e secondo me è giusto dargli la possibilità di dargli una verifica: vale per lui ma anche per noi”.

Verso Cosenza, la situazione su difesa e centrocampo fotografata dal tecnico: “Facciamo gli scongiuri, ma Jaroszynski sta facendo bene e Pinto non è ancora al suo livello anche perché è arrivato da poco. A centrocampo stiamo facendo una verifica legata a condizione fisica e momenti. Cerci ci darà sicuramente modo di variare alcune cose. Abbiamo iniziato da poco, stiamo prendendo coscienza del nostro progetto che è iniziato poco più di un mese fa. Sabato abbiamo fatto una buona partita, ma siamo ancora al 50%. Ci sono ancora tanti margini di miglioramento. Cosenza è una gara ostica, non ci faranno giocare come vogliamo noi. Faremo delle verifiche importanti, ottenere un risultato importante aggiungerebbe un 10% sul nostro valore. Centrocampo? Maistro-Firenze fanno fatica a fare i 90 minuti interi e a mantenere alto il ritmo di intensità. Staffetta? Odio questo termine, ma procederemo di conseguenza”.

Al Marulla sarà sfida tra allenatori “diversamente giovani”: “Anziani è un termine che non mi piace (ride, ndr). Braglia è un tecnico difficile da affrontare, in quelle poche volte che l’ho fatto mi ha sempre fatto sudare”.

Sui mille tifosi granata al seguito: “Li ringrazio in anticipo. Spero che la Salernitana riesca a far passare un messaggio: un messaggio di attaccamento, di voglia di essere protagonisti. Spero che i mille presenti domani possano essere portavoce del lavoro che stiamo facendo. Ovviamente noi dobbiamo fare la partita che merita Salerno. Stiamo lavorando per cercare di costruire qualcosa d’importante. Chiaramente dopo un mese di lavoro ci sono giocatori pronti, altri ancora no”.

Tra questi figura Alessio Cerci, unitosi al gruppo lo scorso 7 agosto: “Cerci ha fatto qualcosa di obiettivamente importante nella sua carriera (Nazionale, Champions con Atletico Madrid): ha avuto un piccolo fastidio, martedì si riaggregherà in gruppo e solo il campo ci dirà se sarà disponibile per la sfida con il Benevento”.

Su Dziczek: “Credo sia un giocatore di grandissimo futuro. Che sia pronto oggi, ovviamente non è così. La prima cosa che ha detto è che il campionato italiano è più complicato di quello polacco. Il ragazzo è di un’intelligenza calcistica particolare. Ha subito messo in evidenza i dettami tecnico-tattici che gli ho girato”

Su Rosina e Perticone: “A scanso di equivoci, preferisco dire la mia: Perticone l’ho avuto quando era giovane. Mi sono chiesto fra me e me “come mai non era arrivato in ritiro?” Mi hanno detto che ci sono alcune dinamiche. La sua presenza non mi crea alcun problema. Con questo non vuol dire aver reintegrato a pieno regime. Ha ambizione di andare a giocare. Come Rosina. Sinceramente ho altri problemi più urgenti”.

Sui convocati per la nazionale: “A Torino abbiamo fatto allenamento con cinque giocatori, con quattordici convocati per le nazionali. Spero che da tre, si passi a cinque, sette e nove. Sarebbe un motivo d’orgoglio”

Sulle nuove regole dei falli di mano: “Ci comportiamo di conseguenza, chiaramente i difensori ora hanno meno tempo nell’impostazione della manovra: hanno un secondo in meno per il possesso palla. Non condivido la regola dei falli di mano”.

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