Difesa decimata a Roma. Si spera in Lovato ma Sousa studia soluzioni d’emergenza (e aggrega due U17)

In attesa dei rinforzi anche in difesa, Paulo Sousa deve fare i conti con una vera e propria emergenza nel reparto arretrato in vista dell’esordio in campionato sul difficilissimo campo della Roma. All’Olimpico il trainer portoghese spera di poter contare in extremis su Matteo Lovato: il trauma rimediato in coppa sembrerebbe essere stato solo contusivo e oggi il giocatore ha provato a forzare fornendo risposte confortanti. Dita incrociate. Pirola è invece ko ma lo stop non dovrebbe essere lungo. Se entrambi non ce la facessero, l’allenatore avrebbe due scelte: confermare il pacchetto a tre con un braccetto adattato oppure passare a quattro con tutti i rischi del caso. Non dovrebbero, salvo (piacevoli) sorprese esserci degli innesti sul mercato in difesa prima di domenica.

L’infermeria

Lorenzo Pirola sarà certamente indisponibile: per lui una lesione muscolare di basso grado al quadricipite destro rimediata nel corso del primo tempo della gara di Coppa Italia contro la Ternana. Nella stessa occasione anche Matteo Lovato è uscito anzitempo, al 19′ della ripresa, per un colpo al ginocchio destro. Come detto, però, non ci sarebbe l’interessamento dei legamenti temuto domenica sera, quando il ragazzo ex Cagliari aveva abbandonato l’Arechi zoppicando e col ginocchio destro fasciato. Insomma, oggi è emersa qualche timida speranza che lo staff spera di coltivare nelle prossime quarantotto ore.

Nella migliore delle ipotesi ci sarebbe quindi Lovato come braccetto destro con Fazio e Gyomber a completare il reparto. Sono solo lo slovacco e l’argentino infatti, due ex di turno, gli altri difensori rimasti disponibili. Alla situazione su descritta vanno aggiunte anche l’esclusione di Bronn  (“Non ha infortuni, è una faccenda personale e non voglio entrarci. Si allena tutti i giorni con noi ma non è capace di reggere i ritmi di una partita competitiva”, le parole del tecnico) e la lungodegenza di Daniliuc, il quadro è completo oltre che cupo. Certo, ci sarebbe anche il giovane moldavo Motoc, tuttavia ancora acerbo per essere lanciato in massima serie e peraltro neppure convocato in coppa contro le Fere. È in procinto di partire in prestito con destinazione Serie C.

Baby aggregati

Sousa sta sopperendo alle difficoltà in allenamento addirittura con due elementi dell’Under 17 aggregati temporaneamente alla prima squadra: si tratta dei due classe 2007 Donatello Verza, battipagliese prelevato in estate dal Benevento, e Joshua Vuillermoz, valdostano giunto in granata dopo un’esperienza alla Juventus (foto in basso all’uscita dal Mary Rosy). Chiaramente sono soluzioni tampone per la settimana, non pensabili per l’Olimpico.

Soluzioni

Detto delle speranze di poter avere a disposizione Lovato, se così non fosse probabilmente la difesa a tre sarebbe possibile con l’impiego di uno tra Bradaric e il rientrante Mazzocchi da braccetto: sinistro nel caso del croato, destro se toccasse a Pako, con Gyomber tuttofare che traslocherebbe sul lato opposto e Fazio che resterebbe al centro. Una soluzione già vista nel finale di partita contro la Ternana con l’ex Lille sul centro sinistra e il baby Sfait esterno sulla stessa corsia. A Roma però Mazzocchi rientrerà e potrà essere impiegato proprio a sinistra (con Sambia a destra) nel 3-4-2-1, se Bradaric retrocedesse come braccetto. Altrimenti, i due si invertirebbero.

La scelta emergenziale potrebbe avere anche un fondo razionale: Mou schiererà lì davanti un elemento rapido come El Shaarawy, dunque dovrà essere controllato da chi potrà viaggiare alla stessa velocità. La seconda alternativa sarebbe il passaggio alla retroguardia a quattro, pur provata in ritiro a Rivisondoli (ma proposta effettivamente solo in occasione della prima amichevole con i dilettanti della Folgore Delfino Curi Pescara). Si vedrà, Sousa ha ancora due giorni per decidere.