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Dia rompe il silenzio: “Mai rifiutato di entrare, club ha mentito. Ho testimoni”

Boulaye Dia rompe il silenzio e lo fa a L’Equipe. L’attaccante senegalese, dopo oltre un mese dai fatti, torna sugli episodi di Udine che lo hanno visto sul banco degli imputati e dà la sua versione dei fatti negando di essersi rifiutato di entrare in campo all’80’ del match, come invece detto dall’allora tecnico Liverani in sala stampa.

“Ci sono state troppe bugie, voglio mettere le cose in chiaro e restaurare la mia immagine. La gente ha l’impressione che io sia una persona che ha problemi ma non ne ho mai avuti. Il club ha mentito. – esordisce l’ex Villarreal, con cui è ancora in atto un contenzioso al Collegio Arbitrale (udienza 30 aprile) ai microfoni de L’Equipe, popolare quotidiano sportivo francese – Non mi sono mai rifiutato di entrare. All’80’ l’allenatore mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo proprio di entrare perché non mi ero per nulla riscaldato prima. Ha visto il mio gesto, mi ha detto subito: ”Siediti” e ha detto ad un altro di andare a scaldarsi. Poi ne abbiamo parlato nello spogliatoio. Ci ha detto che doveva restare tra noi. Poi, ha spiattellato tutto in una conferenza stampa subito dopo. Ma non mi sono mai rifiutato di entrare, ho anche compagni di squadra pronti a testimoniare. La Salernitana mi chiede 20 milioni di euro di risarcimento danni oltre allo stipendio ridotto del 50% fino a fine stagione. Il tutto senza giocare. E ora vogliono trovare una soluzione per vedermi giocare ancora”.

Dia è un fiume in piena: “Ho parlato con tutti: allenatore, presidente, alla squadra, non è cambiato nulla. Abbiamo parlato a lungo con l’allenatore, ma non ha voluto capire. Da allora mi alleno da solo, a parte. Il club ha sporto denuncia contro di me una settimana dopo. Hanno presentato una richiesta al tribunale. Siamo ancora nel processo. E se continua così, abbiamo minacciato di sporgere denuncia noi stessi. Ma da allora il club ha voluto una mediazione. Volevano incolpare me e ora vogliono una mediazione. Il nuovo allenatore Colantuono vorrebbe riavermi per poter dare una mano, riceve aggiornamenti regolari sulla situazione. Più di una volta mi ha dimostrato di volermi avere in squadra. Ma non abbiamo alcun accordo. Sono sotto contratto e non avrei mai voluto questa situazione. La Salernitana ha dato tutto in pasto alla stampa. Ho parlato con il presidente, non sono riuscito nemmeno a spiegarmi, non mi è mai stata chiesta la mia versione dei fatti”.

Insomma, un nuovo capitolo della saga con i toni che si inaspriscono. Già, perché Dia (oltre all’intervista di sua spontanea volontà rilasciata) ha rincarato la dose su Instagram, dove ha pubblicato uno stralcio delle sue parole commentando così: “Solo i colpevoli si giustificano. Rettifichiamo soltanto. Leggi attentamente! Primo e ultimo discorso. A presto”. A chi sarà riferito?

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