TABELLINO SALERNITANA-JUVE STABIA PRIMAVERA 1-1
SALERNITANA (4-3-3): De Matteis; Milani, Galeotafiore, Heurtaux, Gambardella; Volpe, Vignes, Arena (21’ st Fois); Cannavale (15’ pt Pezzo), Raiola, Guida (35’ st Esposito). A disp: Barbato, Fucci, Guzzo, Di Micco, Ramazzotti, Darini, Manzo, Guadagnoli, Rolando. All. Antonio Rizzolo
JUVE STABIA (4-4-2): Esposito; Boccia (1’ st Arcella), Campanile, Luongo (37’ st Masotta), Romano; Todisco, Oliva, Selvaggio (1’ st Grimaldi), Guarracino; La Monica (37’ st Annibale), Della Pietra. A disp: Casillo, Salato, Falanga, Celentano, Frulio, Mangini, Pulcino, Gaudino. All. Luca Fusco
Arbitro: Daniele Rutella di Enna (Belsanti/Dell’Olio)
NOTE. Marcatori: 25’ pt Pezzo (S) 40’ st Grimaldi (JS); Ammoniti: Galeotafiore, Gambardella (S); Espulso Campanile (JS) al 5’ st per entrata pericolosa; Angoli: 6-2; Recupero: 1’ pt – 4’ st; Spettatori: 250 circa.
Al Volpe la Salernitana Primavera impatta con la Juve Stabia dell’ex Luca Fusco, non vendicando il derby perso dalla prima squadra la settimana scorsa. I granatini fanno 1-1 ma subiscono il gol nel finale, dopo aver dominato per tutta la gara. In campo per 90’ anche Thomas Heurtaux, il difensore francese della prima squadra prestato alla Primavera per mettere minuti nelle gambe. Buona prova d’esperienza del centrale granata, anche se la forma migliore è ancora lontana.
LA CRONACA. Gioca Heurtaux e Rizzolo conferma la difesa a quattro, dopo aver abbandonato nelle ultime settimane lo schieramento a tre. Il difensore francese fa coppia con Galeotafiore, mentre il tridente d’attacco composto da Cannavale, Raiola e Guida dura un quarto d’ora perché Cannavale si fa male al ginocchio ed è costretto al cambio. La regia è affidata come sempre a Vignes e il pallone viaggia da una fascia all’altra del campo che è una bellezza. Il centrocampista che è passato anche dalla Lazio è padrone indiscusso del centrocampo e della partita, con lui si illumina tutta la Salernitana che gioca un gran primo tempo e chiude una modesta Juve Stabia negli ultimi trenta metri. I granatini giocano con scioltezza e bombardano Esposito nel primo tempo: dopo un salvataggio miracoloso di Romano sulla linea, le danze le apre proprio Vignes al 21’ con un mancino da lontano che spacca la traversa. Quattro minuti dopo la Salernitana passa, con Pezzo che era entrato al posto di Cannavale: mancino in girata dagli sviluppi del corner ed esultanza sotto il settore che ospita i tifosi di casa, tra cui Sasà Russo. Fabiani e Calaiò, invece, sono vicino alle due panchine.
Già nel primo tempo la squadra di Rizzolo potrebbe chiudere la partita, ma Guida è impreciso dal limite e per due volte non trova la porta. Il secondo tempo si apre con un’entrata ai limiti della follia di Campanile, che falcia Raiola e si becca il rosso diretto. La Salernitana può giocare 40 minuti in inferiorità ma proprio undici contro dieci arriva la reazione delle vespe che con Oliva scheggia la traversa. Un’oasi nel deserto dei gialloblu che non riescono più a incidere nella metà campo offensiva. Con l’ingresso di Fois la Salernitana passa al 3-5-2 e continua a controllare la partita, collezionando cross e calci d’angolo. Il 2-0 non arriva, anche perché al 29’ Milani solo a centro area non riesce a impattare bene di testa e Raiola un minuto dopo è troppo egoista e si fa anticipare da Esposito invece di servire Fois solo con la porta sguarnita. Mai non chiudere le partite, la regola più vecchia del calcio vale sempre: gol sbagliati, gol subito. All’improvviso la Juve Stabia supera il centrocampo, conquista un corner e pareggia: mischia in area di rigore, l’ultimo tocco è di Grimaldi e vale l’1-1 finale che strappa un sorriso a Luca Fusco. Doccia gelata per i granatini che escono dal Volpe con un solo punto dopo aver dominato la partita. Ma nel calcio bisogna segnare per vincere e oggi la Primavera ha sprecato troppo. Dalla Serie B alla Primavera, il ritornello è lo stesso: se non si fa gol è impossibile vincere.
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