Un pareggio che sulla carta serve a poco, ma che fa più male al Cagliari che alla Salernitana. Lo sa bene Walter Mazzarri che a fine partita ammette: “È difficile metabolizzare il risultato. Potevamo far gol prima, nel secondo tempo è stato quasi un assedio. Abbiamo fatto 15 tiri, la Salernitana un tiro, un gol. E’ difficile dopo una prestazione del genere spiegare di non aver vinto. Abbiamo fatto tutto noi, dopo il gol scatta qualcosa a livello psicologico che ci blocca e ci fa impaurire quando dovremmo essere più forti” ha commentato il tecnico dei sardi ai microfoni di Sky dopo un faccia a faccia con i tifosi
“Dovevamo aggredire più alti, invece ci siamo fermati” ammette Mazzarri che mastica amaro: “Abbiamo buttato due punti. E’ una disattenzione che ci costa caro. Abbiamo sbagliato atteggiamento nel finale, dovevamo essere più cattivi e coraggiosi invece eravamo timorosi e ci siamo rintanati. Potevo aspettarmi di tutto tranne che prendere un gol così. Facevamo fatica a far gol e per questo ho inserito tre attaccanti. E’ un pareggio che brucia tantissimo. Col Venezia abbiamo perso due punti sulla falsariga di oggi. Non è facile spiegare un atteggiamento come quello del finale, non è la prima volta e non è ammissibile. La classifica ci fa paura e ci condiziona, ne parlerò domani con i ragazzi. L’inerzia della partita era dalla nostra parte”. Sulle scelte: “Guardo il campo e chi si allena meglio in settimana gioca, per me non conta la carta d’identità. Sono curioso di sentire dai ragazzi le loro spiegazioni. L’allenatore si assume le proprie responsabilità, ma voglio spiegazioni dai miei giocatori. Ho visto cose che non mi aspettavo”.
Ai microfoni di Dazn, il tecnico dei sardi ha aggiunto: “È giusto metterci la faccia, sono sempre il primo a farlo. Se vanno i giocatori a parlare con i tifosi, allora vado anche io. E’ stato un confronto bello e motivante. I tifosi hanno ragione, bisogna darsi una mossa e fare di più: quando le cose sono giuste bisogna dire che sono giuste. Alla squadra parlerò domani. E’ stata una partita in cui si è dominato, abbiamo fatto tutto noi. L’’unica pecca fino al momento in è arrivato il nostro gol è che potevamo segnare anche prima e non siamo stati lucidi. Abbiamo fatto il possibile per portare a casa i tre punti; la cosa strana è che nel momento in cui siamo andati in vantaggio, e questo lo chiederò domani ai ragazzi, si è cambiato atteggiamento. Bisognava avere ancora più coraggio e andare a chiudere la partita, pressare alti e schiacciare l’avversario”.
Col Sassuolo la squadra ha cercato di vincere la partita quando è andata sul 2-2; oggi sull’1-0 con l’inerzia tutta dalla nostra parte, stavamo facendo una ottima prova e non capisco perché dopo il gol siamo diventati paurosi, rinunciatari. Se andate a contare i tiri nello specchio della Salernitana, l’unico è quello in cui hanno fatto gol. Avevamo in campo gente fresca, eravamo in fiducia e non voglio credere che entri sempre in gioco questa paura perché siamo negli ultimi posti di classifica. L’unica spiegazione che mi posso dare è questa. Basta piangersi addosso, è vero che alla prima occasione ci puniscono, è vero che abbiamo perso tanti punti, ma l’atteggiamento dopo l’1-0 doveva essere diverso. Dobbiamo prepararci mentalmente senza guardare la classifica, le gare durano 95’. E’ chiaro che una volta subito il gol la Salernitana le ha provate tutte, si è giocata tutti i cambi e ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Per assurdo direi ai ragazzi non esultiamo più mezz’ora dopo un gol ma esultiamo tutto insieme al triplice fischio.
Nel finale volevo tenere in campo tutti e tre gli attaccanti, Keita non stava malissimo, ma poi rischiavamo di essere troppo sbilanciati. L’atteggiamento della Salernitana lo conosciamo benissimo. I ragazzi mi guardavano dubbiosi perché vedevano sofferenza a centrocampo; allora li ho accontentati e ho messo un calciatore più fresco in mezzo al campo. Ma così non siamo usciti più forte sul portatore, siamo stati timorosi e abbiamo permesso alla Salernitana di trovare l’occasione del gol”.
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