De Luca chiama la tifoseria a rapporto: “Sosteniamo insieme la squadra”. Proteste a Genova e Brescia

“Sosteniamo insieme la Salernitana”, così il Governatore della Regione Campania ed ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha suonato la carica a margine di un incontro nel territorio. Un invito che sembra indirizzato soprattutto alla tifoseria organizzata che ha deciso di disertare i playout contro qualsiasi squadra con cui verranno disputati.

Una decisione frutto della discutibile mossa della Lega Serie B di rinviare la sfida contro il Frosinone che avrebbe visto la presenza di 30mila spettatori, sarebbe stato record stagionale dopo i 20mila cuori granata che supportarono la Bersagliera nell’ultima sfida casalinga della stagione contro il Mantova.

Sicuramente sarebbe fondamentale la presenza del tifo organizzato al Ferraris e all’Arechi (in caso di playout contro la Sampdoria) con la squadra granata che soprattutto a Salerno è arrivata più volte alla vittoria grazie al supporto del pubblico; supporto che però, non è mancato nemmeno in trasferta seppur le vittorie non siano arrivate. Molto probabilmente anche la società tenterà di dialogare con gli ultras per arrivare alla presenza della torcida negli spareggi salvezza.

Non si respira una buona aria, invece, a Brescia. Infatti l’altro ieri è stata rotta la vetrina del Brescia Store allo stadio Rigamonti come segno di protesta contro la società. Inoltre, alle 20:30 di martedì ci sarà un corteo contro la gestione Cellino da parte del tifo organizzato della Leonessa davanti alla sede del club.

Non è migliore la situazione a Genova con i tifosi della Sampdoria che, dopo la retrocessione, hanno contestato la squadra a Bogliasco prendendo le maglie blucerchiate dei giocatori della squadra ligure come segno di protesta. Inoltre non sono mancate le critiche ai protagonisti della discesa sul campo in Serie C come Niang e Coda con l’utilizzo di bombe carta davanti le abitazioni dei calciatori. L’opportunità playout sarà fondamentale per i calciatori della compagine ligure per evitare una contestazione ancora più feroce da parte del tifo organizzato.