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Dalla Romania alla Salernitana: il “poliglotta” Andreas Sfait tra sacrificio e passione

Il calcio d’agosto è reputato da molti come superfluo ma sicuramente sarà un mese memorabile per Andreas Sfait. Il granatino ha esordito con la squadra di Sousa, in competizione ufficiale, nella partita di ieri contro la Ternana. La storia del centrocampista è ricca di sacrifici e trasferimenti che hanno forgiato l’Andreas oltre che il calciatore.

Chi è Andreas Sfait?

Il trequartista della Salernitana nasce il 9 dicembre del 2004 in una delle città più grandi della Romania: Cluj-Napoca. Il suo amore per il calcio nasce tra i banchi di scuola quando all’età di 6 anni è stato visto da un insegnante del suo istituto che è diventato anche il suo primo allenatore. La prima esperienza di Sfait è nel F.C Ardealul. Andreas cresce con la palla tra i piedi ma non trascura nemmeno la scuola visto che oggi parla 4 lingue diverse: inglese, italiano, tedesco e rumeno.

La passione l’ha ereditata anche dal padre che ha giocato a calcio, a livello amatoriale e riuscendo a militare anche tra i dilettanti, con una squadra rumena. L’infanzia, però, finisce presto per Andreas che all’età di 9 anni si trasferisce in Austria per avere più possibilità di emergere. A Salisburgo fa un provino per l’SV Grodig dove riesce ad attirare dopo soli 6 mesi l’attenzione del Red Bull Salisburgo (club riconosciuto per la sua attenzione verso il settore giovanile) con una grande prestazione con il Grodig.

Sfait entra nella Red Bull Academy dove affina la tecnica ed impara la tattica e dove vi resta per 3 anni. Dopo questo periodo torna al Grodig che, in quel momento, milita nella Serie C del suo paese ed a 16 anni compie l’esordio in prima squadra. L’anno scorso riceve la chiamata della Salernitana e Stefano Colantuono ha raccontato al Mattino la storia del suo approdo all’ippocampo: “La scorsa estate l’ho selezionato con Rubinacci e grazie al suo agente (Catalin Sarmasan, nda) venne in prova a Polla dopo averne valutato i filmati. La fretta imponeva di vedere calciatori in video e si sa che osservarli dal vivo è altro conto. Significa che ci abbiamo visto giusto e fa piacere”.

La Primavera è il trampolino per entrare nel mondo dei grandi. Andreas è un punto fermo prima di Fusco e poi di Vanoli con ottime prestazioni in tutto l’anno: in 22 presenze sigla 5 reti e compie anche un assist. Sousa nota le sue qualità e decide di riconfermarlo e di portarlo in ritiro prima a Rivisondoli e poi a Fiuggi.

Ieri è arrivato l’esordio in prima squadra che ha deciso di commentare con un post sui social insieme ad un testo molto toccante: “XIII. VIII. MMXXIII. FINALMENTE. Finalmente ho fatto il mio primo debutto ufficiale da professionista!!! Grazie a tutti coloro che sono sempre stati al mio fianco e che posso rendervi orgogliosi. Questo è solo l’inizio”.

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