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Dalla meteora Pineda all’arrivo di Ochoa, i messicani in Serie A: il portiere sarà l’ottavo

di
Francesco Di Pasquale
- 21 Dicembre 2022 alle 18:00

Parli di Messico e Serie A e l’ultimo nome, o forse il primo d’impatto, a cui rispondere porta le sigle di Hirving Lozano del Napoli, alti e bassi con la maglia partenopea ma entrato a piccoli passi nei cuori degli stessi tifosi che non hanno mancato anche qualche bordata quando El Chucky è apparso svogliato e poco performante. Lozano è soltanto l’ultimo dei giocatori messicani arrivati nel nostro campionato. In principio fu Pedro Pineda, rivelazione del Mondiale Under 20 e autentica meteora nel nostro campionato. Il Milan di Berlusconi pensava di aver fatto l’affare e invece dopo nemmeno un mese chiese di ritornare a casa, con la maglia del Monterrey. Si rivelerà giocatore importante quando lascerà l’Italia per il Club America: Miguel Layun firmò nel 2009 con l’Atalanta ma scese in campo soltanto in due occasioni per poi rilanciarsi in patria e tornare in Europa dove con le maglia di Siviglia, Villarreal e Porto, soprattutto, guadagnerà i gradi del talento. Il Verona ambizioso e in rampa di lancio strappò la firma del “Gran Capitan” Rafa Marquez, nel 2014, una leggenda del calcio messicano che però, in Serie A, vide positiva solo la prima stagione per poi incappare nella seconda fino all’addio. Fiorentina e Roma guadagnano un podio in questa speciale curiosità: i viola con Carlos Salcedo tentavano di risolvere la grana terzino ma per il messicano soltanto 18 gare registrate; Hector Moreno, invece, riuscirà a fare peggio con i giallorossi arrivando soltanto a cinque. Adesso l’atteso arrivo del “numero 8” ovvero Guillermo Ochoa, promesso sposo della Salernitana.

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