Dalla Lazio sempre più prestiti ma pochi lasciano il segno: e il settore giovanile granata…

Coltivare i frutti del settore giovanile, garantire loro esperienza catapultandoli nel mondo dei grandi per poi costruire la squadra del domani. È l’obiettivo e anche il compito di tutte le società professionistiche e lungimiranti. Il settore giovanile della Salernitana non è più florido come un tempo, lontano ormai quasi vent’anni, e gli ultimi posti in classifica in tante delle categorie dedicate ai più piccoli (in Primavera spiacevole abitudine) sono il risultato di una gestione poco interessata a guardare verso il futuro. I debutti in prima squadra si sono contati sulle dita di una mano nel corso delle otto stagioni fin qui vissute con la proprietà romana al timone: tre (Nappo nel 2013/14 proprio con Gregucci, Novella e Gaeta l’anno scorso), tutti in gare di fine campionato e senza brama di risultato. Insomma, esordi (per ora) fini a se stessi perchè non parsi finalizzati a trattenere i baby in questione in prima squadra a dare una mano.

Ma se a Salerno le giovanili restano abbandonate a se stesse, a casa di mamma Lazio il piano è ben differente. Soprattutto da quando Lotito ha preso in gestione anche la Salernitana. Ogni anno a Salerno arrivano calciatori di scuola biancoceleste, che però in granata trovano poca fortuna. Sono davvero pochi fin qui i calciatori ad aver lasciato il segno. Uno di questi è André Anderson, l’ultimo arrivato: il brasiliano sta convincendo tutti e in pochissimo tempo si è preso in mano la Salernitana che ha assolutamente bisogno di schierare calciatori di qualità.

Da quando il cavalluccio è tornato in Serie B è costante il numero dei calciatori arrivati in prestito dalla Lazio. Il primo anno, nella stagione 2015/2016, il record. Ben 6 biancocelesti, nessuno in grado di garantire prestazioni all’altezza della categoria: Strakosha ora è il titolare di Simone Inzaghi ma a Salerno è stato molto discontinuo, Ronaldo invece ha alternato partite positive a tanta panchina. Una presenza per Pollace, tre per Tounkara, nessuna per Prce mentre l’australiano Oikonomidis aveva colpi ma non li ha mai fatti vedere.

Dodici mesi dopo, il campionato con meno prestiti. Solo tre calciatori dalla Lazio: di nuovo Ronaldo, poi Luiz Felipe e Minala per la prima volta. Nelle ultime due stagioni sono stati sempre cinque i giocatori di proprietà dell’altra squadra di Lotito. L’anno scorso arrivarono a Salerno Adamonis, Orlando, gli anonimi Rossi e Palombi e di nuovo Minala. Quest’anno invece, insieme al camerunense, il già citato André Anderson, l’omonimo Djavan, la delusione Di Gennaro e infine Casasola, passato a gennaio alla formazione capitolina e poi lasciato per altri sei mesi in granata.

Non una storia fortunata quella dei calciatori della Lazio spediti a Via Allende da Lotito con l’obiettivo di testare giovani promesse o rilanciare calciatori in momenti negativi della propria carriera. Ma la Salernitana avrebbe bisogno di emanciparsi e imboccare una nuova strada, quella che porta all’indipendenza. Per perseguire questo obiettivo, bisognerebbe però cominciare seriamente a ragionare su un settore giovanile in questo momento alla deriva. Un po’ la metafora di un paese che lascia sempre meno spazio ai giovani. Ma i giovani di oggi sono sempre gli adulti di domani.

Prestiti dalla Lazio in campionati di Serie B:

15/16  6: Strakosha, Pollace, Prce, Oikonomidis, Ronaldo, Tounkara
16/17  3: Luiz Felipe, Ronaldo, Minala
17/18  5: Adamonis, Minala, Orlando, Rossi, Palombi
18/19  5: Di Gennaro, Minala, Casasola, Djavan Anderson, André Anderson