Tempo di rivoluzioni in casa granata. L’estate è stagione che porta con sé nuove ambizioni e allontana vecchie conoscenze. All’alba di una nuova annata sportiva nasce la prima Salernitana firmata interamente Danilo Iervolino, mentre la città congeda uomini legati ormai a un passato fatto di almanacchi e di eterna riconoscenza.
Se Salerno è da massima serie per la sua quarta volta in centrotre anni, chi è sceso in campo in quel gruppo guidato da Fabrizio Castori e vincente contro tutti i pronostici della vigilia può sentirsi orgogliosi di aver fatto la storia: Le cose belle accadono quando meno te le aspetti, il 10 maggio 2021 (un altro dieci maggio) è data scolpita negli annali e nelle menti. A volte tatuato. Come il 22, sempre di maggio.
La finestra di calciomercato ha chiuso le porte ieri a Milano, portando via molti dei protagonisti della promozione. Solo due undicesimi della formazione scesa in campo all’Adriatico contro il Pescara sono ancora granata: l’uno è Gyomber, perno della difesa, poi c’è Leonardo Capezzi, rimasto a Salerno nonostante sia in scadenza di contratto, perché il mercato non ha portato in dotazione un altro mediano.
Gli addii
A partire dal capitano. Francesco Di Tacchio (in foto assieme a Djuric, Schiavone e Anderson) è approdato in granata dall’agosto del 2018. Protagonista indiscusso dell’annata promozione con 35 presenze, è passato a titolo definitivo alla Ternana: “Porterò sempre Salerno nel mio cuore”, ha scritto su Instagram dopo l’addio. La riconoscenza dei tifosi granata non si è fatta attendere sui social: “Un ultras in campo”, “Salerno sarà sempre casa tua” hanno risposto. Di diritto nella storia della Salernitana anche Milan Djuric. Il gigante di Tuzla ha lasciato i colori granata rifiutando l’offerta di rinnovo della dirigenza e approdando all’Hellas Verona, senza trovare al momento molto minutaggio. Fondamentale dal punto di vista tattico grazie alla sua stazza, Djuric è stato mattatore in granata: 132 presenze e 29 reti. Di queste, cinque nella cavalcata verso la A e altrettante in massima serie (sua la firma sui primi tre punti contro il Genoa la scorsa stagione). Ha salutato la Campania anche il portiere titolare nella formazione 20/21: Vid Belec si è trasferito all’Apoel Nicosia dopo una prima parte di campionato da titolare anche in A. “Fiero di far parte della storia di questa maglia, chi mi conosce sa cosa significhi per me questa città!”, le sue parole sui social. Anche i supporters hanno tributato gli onori a uno dei calciatori più amati della promozione: “i tuoi guantoni simbolo della cavalcata”.
Tra gli addii c’è anche quello di Frédéric Veseli. Il difensore albanese è passato a titolo definitivo al Benevento dopo le poche presenze raccolte in A con i granata: “tanti punti li avete guadagnati voi tifosi seppur non scendendo in campo”. Ha realizzato una sola rete, nel 3-0 a Chiavari del 10 aprile 2021. Infine, ha abbandonato la causa granata già dal 30 giugno anche Andrea Schiavone, match winner nell’1-2 del Penzo di Venezia con quel gol al 95′ che ha fatto esplodere il settore ospiti della laguna, risultando fondamentale poi per la salvezza in A. Due anni alla Salernitana per il centrocampista nativo di Torino, ben 30 presenze nell’anno della promozione agli ordini di Fabrizio Castori. “Porterò tutto negli occhi e nel cuore per sempre, per questa maglia ho dato tutto me stesso” ha scritto il classe ’93 sui propri profili social.
Via in prestito
Alle Fere, questa volta con la formula del prestito, sono passati anche Valerio Mantovani, Mamadou Coulibaly e Luka Bogdan. Il difensore romano torna in prestito, questa volta in Umbria dopo l’esperienza di un anno in Piemonte tra le fila dell’Alessandria. Il centrocampista senegalese ha anche collezionato due gol in undici presenze in massima serie con il Cavalluccio sul petto, entrambi con il tecnico marchigiano in panchina (Bologna e Verona le sue vittime). Ha ringraziato la città su Instagram: “mi avete fatto sentire a casa”. Nel 20/21 il difensore nativo di Spalato ha timbrato il cartellino in venti gare di serie cadetta segnando quattro volte. E’ suo il pesante vantaggio sull’Empoli (sarà seguito da Andrè Anderson per il 2-0), fondamentale per la promozione di tre giorni più tardi: era il 7 maggio del 2021 all’Arechi. Pawel Jaroszynski è approdato da qualche ora al Cracovia, in Polonia, lasciando i colori granata che indossava dal 2019 eccetto il prestito a Pescara: per lui sedici presenze nel girone di ritorno che ha proiettato la Salernitana in A. È un addio quasi definitivo per lui, visto l’obbligo di riscatto per i polacchi.
I reduci
Sono solo tre. Gyomber, Capezzi e Micai porteranno l’Ippocampo sul petto per un’altra stagione di massima serie, ma molti hanno salutato Salerno in questa sessione estiva di mercato. De Sanctis è riuscito a cedere molti esuberi (alcuni a titolo definitivo, altri in prestito), permettendo a Davide Nicola di avere una rosa meno folta e i diversi reparti più “ordinati”. Il difensore slovacco, arrivato in granata nel settembre 2020 dal Perugia, è perno della difesa anche nelle gerarchie del tecnico torinese e, dopo una prima fase di adattamento al massimo campionato con alti e bassi, Gyomber si è rivelato arcigno protettore dell’area di Luigi Sepe, assieme ai vari Radovanovic, Fazio e Bronn. Leonardo Capezzi ha trovato meno spazio dopo l’approdo in A: quest’anno solo una presenza in gare ufficiali (contro il Parma), mentre sei (cinque in campionato) nel 20/21, tutte nella prima parte di stagione a causa di acciacchi. Alla fine, la società ha voluto trattenerlo come rincalzo nella zona nevralgica nel campo senza assicurargli il rinnovo contrattuale (è in scadenza). Infine, Alessandro Micai è oggi terzo portiere ed è tornato alla base dopo il prestito annuale alla Reggina, ma già nel gruppo di Castori non trovò spazio.
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