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Editoriale

EDITORIALE. Crotone: le “palle” dei tifosi e quelle di…Stroppa

E sia: parliamo di palle. A fornirci un assist per sdoganare un termine tipicamente calcistico – con doppie se non triple accezioni – ci ha pensato Giovannino Stroppa, abituato già dai tempi del Milan e del Foggia di Zeman a fornire assistenza ai compagni di squadra. Stavolta l’assist è delicato e discutibile, ma consente comunque un’analisi a tutto tondo del match di ieri sera. E non solo. Il tecnico ieri ha parlato di mancanza di “palle” da parte dei suoi uomini. Dimenticando però che di fronte c’era un avversario che – probabilmente – ha mostrato… gli attributi. Al tempo. Istantanee dallo “Scida”. Andata e… ritorno.
La passione degli oltre settecento tifosi granata che fa da contraltare alla poca obiettività del tecnico pitagorico nell’analizzare il pareggio – assolutamente giusto – tra Crotone e Salernitana nel posticipo della nona di B. In mezzo, una bellissima pagina di distensione tra le due curve. Di “palle” ieri se ne sono viste (e sentite) tante. Prima ancora che in campo, nel lungo tratto di strada (quasi 5 ore di viaggio) che separa Salerno dal capoluogo ionico. Centinaia e centinaia di tifosi animati dalla solita, ammirevole, passione per l’ippocampo che hanno sfidato il mal tempo per essere al fianco della Salernitana. Molti di loro costretti a zigzagare l’Appennino meridionale per eludere zone interdette alla circolazione per via del maltempo o degli allagamenti sulle principali arterie di collegamento (la Calabria è stata messa in ginocchio da frane e nubifragi che hanno fatto vittime in questi giorni). C’è chi è arrivato a partita in corso e chi addirittura è stato costretto – suo malgrado – a fare marcia indietro per la rottura del torpedone su cui viaggiava. Tutti gli altri sono rientrati alle prime luci dell’alba (tra le 5 e le 6 del mattino) a Salerno. Molti per andare direttamente al lavoro. Ma tant’è. Per la Salernitana questo ed altro. Nessuna novità, insomma.
Di “palle” se ne sono viste anche in campo da parte dei giocatori che non si sono risparmiati per tutti i 90’ e passa minuti di gioco, mostrando personalità e carattere tipici delle grandi squadre. Il tutto nonostante defezioni, acciacchi e infortuni in corso d’opera. Sugli spalti, poi, quello striscione degli ultras granata a inizio partita in ricordo delle vittime della frana che ha colpito la città di Pitagora (“La morte non ha colore. Vicini alla città di Crotone! Curva sud-Siberiano”) ha contribuito a distendere un clima mai troppo dolce tra le due tifoserie. Tutto lo “Scida” si è alzato in piedi ad applaudire. Lo stesso ha fatto a inizio ripresa per un altro stendardo esposto dai supporter granata. Il vento che soffiava come una bora quasi non si è più sentito. Si sono sentite, invece, le dichiarazioni di Stroppa nel post partita.
Nessun legame tra le due cose, intendiamoci. Da una parte c’è l’amore del tifo e dall’altra la difesa “d’ufficio” di un allenatore per la propria squadra. Paradossalmente, però, è stato lo stesso Stroppa ieri sera in conferenza stampa ha trovare una sorta di train d’union tra due facce della stessa medaglia. Il tecnico – comprensibilmente amareggiato per una prestazione incolore degli squali – ha sbottato, parlando di mancanza di attributi da parte dei suoi uomini. Di “PALLE”, ha tenuto a precisare lo stesso Stroppa, assumendosi la responsabilità di una tale deficienza. Fin qui nulla quaestio. Tutto come da copione per un tecnico che guida una corazzata come quella calabrese che ha legittime ambizioni di vertice e che invece sta stentando in quest’avvio di stagione. Quando però lo stesso Stroppa sembra aver voluto deliberatamente ignorare che di fronte c’era una squadra – la Salernitana – che evidentemente ha messo alle corde i suoi uomini per oltre un’ora di gioco, limitandosi a parlare soltanto dei 20’ di assalto finale del Crotone ci sembra abbia fatto un esercizio di retorica che non rende certo onore alla terra… pitagorica che lo ospita e neppure al suo illustre passato di calciatore ed anche a quello di allenatore di prospettiva. Stavolta le “palle” possono tradursi con il termine inesattezze. E’ il gioco delle parti, verrebbe da dire. Ognuno tira acqua al suo mulino, certo. Ma in questo calcio sempre più malato e sgonfio di passione essere un tantino più lucidi ed obiettivi probabilmente farebbe bene a tutto il sistema. Il discorso vale da una parte e dall’altra, intendiamoci. Stroppa dovrebbe sapere fin troppo bene che i demeriti di qualcuno iniziano dove cominciano i meriti dell’altro…

3 Commenti

3 Commenti

  1. Gaetano Pollinzi

    29/10/2018 at 14:51

    Complimenti ai tifosi della Salernitana che comunque ho sempre ammirato. Un viaggio da paura nel vero senso del termine che hanno condotto con grande onore e coraggio. Segno che, questo Sud, merita ben altro. Non saremo fratelli na diamo discendenti Achei e sappiamo apprezzare la grandezza del nostro ospite che è sempre sacro. Forza Crotone e Salerno.

    • Marco Baldi

      29/10/2018 at 17:48

      Grande Gaetano

  2. Katia

    30/10/2018 at 13:03

    Sulla strada già tracciata, oltre a condividere i complimenti per gli irriducibili, appassionatissimi tifosi granata e per quelli crotonesi che ci hanno manifestato la loro stima e ospitalità, approfitto per congratularmi con l’autore di un pezzo giornalistico doveroso quanto lucido, equilibrato, essenziale, incisivo.

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