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Cremonese-Salernitana, Perrulli: “Grigiorossi nel cuore, a Salerno sono stato bene. Le lacrime di Lanzaro…”

Diciotto presenze in granata, sessanta in grigiorosso: in entrambi i casi Giampietro Perrulli ha chiuso la stagione con una promozione in Serie B, categoria che sabato ospiterà la sfida tra Cremonese e Salernitana di cui Perrulli è un doppio ex. La compagine grigiorossa però “ce l’ha ancora nel cuore”. Del resto ha vestito la maglia dei lombardi per tre stagioni consecutive: “Quando resti in una società per diversi anni vuol dire che è stato tutto perfetto” ha dichiarato ai nostri microfoni il classe ’85, il quale ha vissuto momenti da incorniciare anche a Salerno: “Lì sono stato benissimo, è una città fantastica con un pubblico pazzesco”.

Domenica dunque le due formazioni del passato di Perrulli si affronteranno allo Zini: “Sono due squadre costruite per lottare per qualcosa di importante. La Salernitana sta facendo bene,  è una squadra quadrata con un allenatore importante. La Cremonese ha un organico fortissimo ed un grande allenatore, manca solo la vittoria per svoltare. Sarà una partita bellissima dato che in campo ci saranno tanti giocatori forti”.

Due compagini forti che da anni non riescono a centrare l’obiettivo della promozione: “La Serie B è un campionato difficilissimo, non sempre vincono le squadre più forti. Per spuntarla servono determinazione, equilibrio e continuità anche se in campo i valori tecnici si notano”. Valori tecnici importanti che in casa Salernitana dovrebbero essere trasmessi da Cerci ed Heurtaux: “Cerci è un calciatore di assoluto valore, non lo scopro io. Negli ultimi anni ha avuto qualche problema ma se è fisicamente integro può fare la differenza. Per me la voglia fa la differenza, al di là della categoria. È fondamentale creare il mix tra calciatori esperti e giovani desiderosi di emergere”.

Riavvolgendo il nastro dei ricordi, Perrulli va alla sfida di Catanzaro. Mise lo zampino nello storico – e decisivo – gol di Cristea: “Fu la partita cruciale, vincere 2-1 in extremis con il gol vittoria realizzato da tre giocatori subentrati rappresentò la perfezione. La squadra era fortissima, sapeva quello che voleva ed era pronta a tutto pur di vincere il campionato”. Quella partita fu particolarmente delicata per Maurizio Lanzaro, il cui padre morì poche ore prima del fischio d’inizio: “Eravamo compagni di stanza, sono legatissimo a Maurizio. In pochi venimmo a sapere della morte del padre, lui non voleva dirlo per non dare pensieri alla squadra. Dopo la partita scoppiò in lacrime, quando ti succede una cosa del genere anche la partita va in secondo piano. Maurizio però è un uomo vero, con gli attributi”. 

Infine, un pensiero sulle gerarchie del torneo cadetto: “È un campionato aperto, in Serie B con due vittorie di fila ti ritrovi in testa, con due sconfitte vai in zona play-out. Le rose più competitive sono quelle di Empoli, Benevento, Perugia, Salernitana e Cremonese”.

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