Benoit Costil si è preso la Salernitana. L’estremo difensore classe 1987 si è fatto trovare pronto al momento del bisogno e non ha fatto rimpiangere l’infortunato Ochoa. Che ora è in via di recupero: sarà un bel ballottaggio tra una settimana o due per Pippo Inzaghi, chiamato a rifare scelte con i due portieri a disposizione. Per ora il transalpino non ci pensa e bada al sodo. I tre clean sheet stagionali (due in Coppa Italia, uno in campionato) portano la sua firma e lavora a testa bassa, come da personaggio. Stasera resterà in panchina e cederà il passo a Vincenzo Fiorillo. Nel frattempo, si è raccontato in un’intervista a Eurosport France pubblicata oggi.
“Il mio primo bilancio dell’esperienza in granata è estremamente positivo. Da tempo desideravo scoprire un’altra cultura. Ad un certo punto, pensavo che questa opportunità non si sarebbe palesata. Proprio in Italia, un posto che mi ha sempre attratto, avevo avuto precedenti opportunità che non si erano concretizzate. Poi mi ha chiamato Paulo Sousa, che conoscevo da due anni a Bordeaux. Tra noi c’era e c’è un buon rapporto, ho un profondo rispetto per l’allenatore e per l’uomo. Aveva bisogno di un portiere di riserva e volevo lavorare di nuovo con lui. Mi ha permesso di fare una nuova esperienza per il momento molto positiva a livello personale. Purtroppo per la squadra è tutto più complicato perché siamo ultimi e abbiamo cambiato allenatore”, ha raccontato l’ex dell’Auxerre che ha poi parlato di Salerno e della passione senza fine che si respira in città.
“Qui è sempre bel tempo, c’è una passione impressionante attorno alla squadra: la avvertiamo allo stadio ma anche per strada. Quando le cose vanno bene, in città è straordinario; quando i risultati non ci sono è più difficile, bisogna nascondersi un po’. La vittoria di Verona ci ha dato speranza. I miei genitori erano a Salerno e hanno notato fuochi d’artificio subito dopo la fine della partita. Mi hanno chiesto se fossero legati alla vittoria esterna, ho chiesto ai miei compagni e non poteva essere che così. Qui la gente ama il calcio, ogni 20 metri c’è una bandiera della Salernitana. Vedo anche tante persone, giovani e meno giovani, con addosso tute o magliette del club. Per le strade è impossibile camminare con discrezione, c’è fervore. Dal punto di vista agonistico, poi la Serie A è davvero dura e giocano un tutte un buon calcio. Ci sono tanti grandi nomi”, ancora Costil. Nove finora le presenze in campionato per lui, tantissimi interventi che hanno consentito di portare a casa qualche punticino o, nei casi peggiori, di non prendere imbarcate.
“All’inizio sono partito in panchina, poi Memo si è infortunato e ciò mi ha permesso di dimostrare che non ero morto. Qualcuno lo han pensato e ne ha il diritto. Ma sono ancora qui, resisto in tutta umiltà e lavoro ancora come un matto tutti i giorni. Voglio ancora mostrare il mio valore se continuerò ad essere chiamato in causa. Dopo tanti mesi in cui ho avuto il morale basso e pensavo addirittura di smettere, questa esperienza mi ha rigenerato. Mi sento bene: in Francia non si parla particolarmente di me e questo è un bene. e poi alla Salernitana sembra che la gente sia soddisfatta di me. Anche questo è un bene. – ha continuato Costil – Con Inzaghi è diverso rispetto a Sousa, abbiamo una o due doppie sedute a settimana e si lavora piuttosto intensamente. Inzaghi è iper-dinamico, un po’ com’era da giocatore. È un soldato, ha grinta. Abbiamo la sensazione che viva le partite al 200%, come quando era il numero 9 del Milan. Per noi portieri in Italia il lavoro è un po’ diverso, ci si focalizza meno sulla tecnica e più sulla forza e la rapidità delle gambe”.
Il contratto del 36enne scadrà a giugno: “Il futuro? Qui sto bene ma non escludo alcuna possibilità. L’ambiente di lavoro è fondamentale: potrei interrompere tutto oppure continuare perchè c’è un progetto che mi appassiona. Penso a vivere ogni momento senza apprensioni e senza pianificare nulla”.
Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.