Corini e il caso Monza: “Organici siano completi se non si influisce su salute pubblica”

Prima la Salernitana, poi il Lecce nel giro di pochi giorni. Sarà un ciclo di fuoco per il Monza, alle prese con il caso Lugano. Sulla vicenda dei giocatori coinvolti e sulla bufera che ne è scaturita, ha detto la sua anche Eugenio Corini, allenatore dei salentini che domani ospitano il Cittadella e martedì faranno visita ai brianzoli.

“Penso che ci siano degli organi preposti per decidere sulla questione, se ognuno dice la propria si fa confusione: già è un momento difficile e particolare. Per dare equilibrio al campionato, secondo me giustamente si è deciso di giocare ultime quattro agli stessi orari e si deve partire da questo presupposto: se non ci sono situazioni particolari che vanno a influire sulla salute pubblica, è corretto che gli organici affrontino le partite al completo e nella miglior maniera possibile, a meno che gli organi preposti non percepiscano che possono esserci remore o difficoltà per la salute pubblica, che è fondamentale per tutti“, il pensiero espresso nella conferenza stampa odierna del trainer del Lecce, attualmente secondo in classifica con un punto di vantaggio sulla Salernitana e sei sul Monza.

“Penso che sia sempre meglio essere davanti, piuttosto che inseguire, perché devi pensare solo alla tua partita e fare quel risultato pieno che consente di far rimanere inalterato il vantaggio acquisito. – ha aggiunto Corini – Abbiamo un punto di vantaggio e lo scontro diretto a favore con la Salernitana; dobbiamo pensare al Cittadella, poi se saremo bravi a vincere valuteremo cosa avranno fatto le altre. Dopo aver rincorso tanto, la nostra fortuna è quella di aver messo piede in avanti e cercheremo di fare il possibile affinché il piede si trasformi in… tutto il corpo. Vogliamo andare a prenderci quel sogno in queste ultime quattro partite. Sarà fondamentale restare concentrati dal punto di vista mentale, perché tutte le squadre si giocheranno il tutto per tutto fino al 95′ e bisognerà gestire le emozioni e non sporcare le partite, ma portarle dalla propria”.