Coppa Italia Primavera: il Napoli vince il derby 4-1, Salernitana eliminata. Fusco: “Buon test nel complesso”

TABELLINO Napoli-Salernitana 4-1 (Coppa Italia Primavera)

NAPOLI (3-4-2-1): Turi; Pontillo (17′ st Barba), Nosegbe, D’Avino; Boni, Alaustey (25′ st Spavone), Lettera (25′ st Mutanda), Giannini; De Pasquale, Russo (32′ st Acampa); Sahli (17′ st Pesce). A disp: Boffelli, Obaretin, Gioielli, Hysaj, Rossi, Marranzino, Lamine. All. Frustalupi.

SALERNITANA (3-5-2): Sorrentino; Del Mastro (39′ st Casile), Lampo, Perrone; Malafronte, Nicoletti, Celia, Mastrocinque (27′ st Serafini), Perulli (9′ st Scognamiglio); Okebe (9′ st Siena), Segato (1′ st Del Piano). A disp: Di Stanio, Apetino, Marangoni, Trombetta, Fusco, Saponara. All. Fusco.

Marcatori: De Pasquale (N) all’11’ pt e al 46′ st, Perrone (S) al 31′ pt, Alaustey (N) al 7′ st, D’Avino (N) al 25′ st. Ammoniti: Mastrocinque (S), Nicoletti (S), Pontillo (N), Espulsi: Perrone (S), Scognamiglio (S). Recupero: 1′ pt – 4′ st.

La Salernitana deve arrendersi in casa del Napoli, che stacca un biglietto valido per giungere ai sedicesimi di finale di Coppa Italia Primavera grazie al 4-1 rifilato ai granatini.
I padroni di casa passano praticamente alla prima occasione: all’11’ Sorrentino liscia sul calcio d’angolo battuto da Giannini e De Pasquale spedisce il pallone in rete senza problemi. La squadra di Fusco accusa il colpo e soffre, il Napoli ci prova ancora con Di Pasquale al 15′, neutralizzato dal portiere, e due minuti dopo con Sahli che tira fuori sul cross di Boni. Alla mezz’ora reagisce la Salernitana, con Perrone che ci prova di testa su calcio piazzato. Lo stesso Perrone fa centro un giro di lancette più avanti, sempre di testa, stavolta su azione di corner. Gli azzurrini devono rifare tutto da capo e al 41′ tentano la palla lunga di Alaustey per Giannini, il cui tiro viene respinto da Sorrentino, bravo anche sul successivo calcio d’angolo. A inizio ripresa la partita si complica per gli ospiti, che al 3′ rimangono in dieci uomini per l’espulsione di Perrone, reo di aver atterrato Russo in area dopo un rimpallo che lo aveva liberato di fronte al portiere. Dagli undici metri però Sahli centra il palo e si rimane sull’1-1. Il Napoli preme e al 7′ torna avanti, con Alaustey che servito da Giannini la piazza all’angolino. Al 21′ padroni di casa vicini al gol, con la traversa colpita di testa da Pesce. Al 24′ deve ancora fare gli straordinari Sorrentino, che devia in corner la bella conclusione di Boni dal limite. Al 25′ D’Avino chiude definitivamente la gara, staccando e insaccando sul calcio d’angolo battuto da Russo. Al 38′ altra espulsione per la Salernitana e altro rigore per il Napoli, causa il salvataggio di mano di Scognamiglio sulla linea. Stavolta dal dischetto va Pesce, ma per merito dell’opposizione di Sorrentino fallisce anche lui. Il poker però arriva, nel recupero, a firmarlo è De Pasquale su assist di Spavone. Dopo quattro minuti di tempo addizionale il match si chiude: il Napoli vince 4-1 e passa al turno successivo, dove incontrerà la Reggina.

Non si dispera però l’allenatore dei granatini, Luca Fusco, che ha ricevuto buoni segnali dai ragazzi che avevano trovato meno spazio in campionato: “La sconfitta è stata pesante ma abbiamo preso due gol nel finale, quindi eravamo rimasti in gara fino alla fine contro una squadra che comunque milita in una categoria superiore alla nostra. Poi siamo rimasti prima in dieci e poi in nove, quindi abbiamo sofferto nel finale, ma eravamo stati bravi a tenerla aperta fino a quel momento. Tante rotazioni? La squadra è stata brava, sono soddisfatto, soprattutto dal fatto che i ragazzi che hanno avuto finora meno spazio si sono fatti trovare pronti. È stato un buon test per loro e sono soddisfatto“.
Nota negativa le due espulsioni, che possono rappresentare un campanello d’allarme: “Sicuramente siamo stati ingenui su questo, c’è da lavorare e da migliorare, ma nel complesso fino agli ultimi venti minuti è stata una buona prestazione, rimanere in nove non ha aiutato, ma abbiamo retto bene, poi la loro qualità è venuta fuori“.