Contro i gigliati Candreva farà 500 in A: maglia speciale prima del match o celebrazione più sobria

Domenica contro la Fiorentina toccherà le 500 partite in Serie A. Per Antonio Candreva, capitano della Salernitana, non sarà facile dividersi tra l’orgoglio personale e la frustrazione, la rabbia per come sono andate a finire le cose. Perché nel vortice della stagione maledetta ci è finito ovviamente pure lui con ultime prestazioni nettamente al di sotto di una sufficienza che invece aveva spesso e volentieri ampiamente superato in precedenza. La carretta l’ha tirata fin quando ha potuto, a 37 anni. Poi, la resa: “Campionato buttato, quando le altre ci aspettavano abbiamo messo la retromarcia“. Più chiaro di così.

Prima del match contro i viola (contro cui negli ultimi vent’anni ha fatto ben 11 assist, è il calciatore ad averne fatti di più contro una singola squadra) la regola non scritta prevedrebbe un premio, un riconoscimento, una celebrazione da parte del club. Si riflette. Non facile in questo momento concentrarsi su un traguardo pur enorme con la retrocessione dietro l’angolo, magari col rischio di “macchiare” l’evento con fischi o altre manifestazioni di disappunto. Una targa? Una maglia col numero 500 sulla schiena prima della partita? La Salernitana studia come poter celebrare l’importante tappa del suo giocatore simbolo, che probabilmente a fine stagione andrà via. Potrebbe farlo anche in privato, al Mary Rosy, diffondendo le immagini sui social in un secondo momento.

Aveva 20 anni Candreva il 27 gennaio 2008, quando Pasquale Marino lo fece esordire in massima serie con la casacca dell’Udinese in un anonimo 0-0 contro l’Inter al Friuli. Entrò al 90′ al posto di Quagliarella. Da lì in poi, altre 498 partite con le casacche anche di Livorno, Parma, Cesena, Juventus, Lazio, Inter, Sampdoria e Salernitana. I gol sono 85, gli assist 100 tondi tondi. Mast’Antonio in questi giorni sta presentando anche una capigliatura molto più folta rispetto al solito. Chissà che non sia indice di cambiamento. C’è da scommettere sul fatto che voglia arrivare a cifra tonda anche sotto l’aspetto delle realizzazioni: 15 non sono tantissime, del resto, se si pensa che 7 ne ha firmate l’anno scorso e 6 quest’anno, con altrettante partite ancora da disputare. Non era mai retrocesso dalla Serie A, solo una volta dalla B alla C ad inizio carriera con la Ternana. Ora, con qualche ruga in più, la delusione per ciò che sta maturando in Campania che “quota 500” lenirà solo in parte.