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Compleanno col Pisa, Salernitana potrebbe tornare in campo il 19 giugno: ma c’è tabù da sfatare

L’attesa di conoscere la data del nuovo esordio della Salernitana di Gian Piero Ventura cresce, festeggiare il compleanno in campo è più di un desiderio. E oggi potrebbe già diventare realtà. Il weekend del 20 giugno la Serie B riparte e i granata attendono di conoscere lo slot nel quale verranno inseriti per la prima, ventinovesima, giornata di campionato.

Prima dello stop la Salernitana avrebbe affrontato il Pisa di venerdì e l’anticipo potrebbe essere riproposto. E la sfida ricadrebbe proprio il 19 giugno, data che non può essere come le altre per il cavalluccio. Venerdì 19 giugno i granata spengono le candeline, compiono 101 anni e sperano di poter giocare contro il Pisa per poter così augurare ai tifosi un buon compleanno…a distanza. Le porte naturalmente resteranno chiuse e non potranno esserci festeggiamenti: è la grande occasione per poter comunque non dimenticare il compleanno e poter trascorrere un giorno piacevole.

Già oggi si potrebbe conoscere il calendario nel dettaglio delle prime giornate, l’intenzione della Lega B è quella di mantenere in blocco la divisione già effettuata mesi fa. E quindi la Salernitana di venerdì, con diretta su RaiSport: un’ipotesi davvero suggestiva, una grande possibilità da non sciupare. E soprattutto un tabù da sfatare.

Paradossalmente la Salernitana non ha un buonissimo rapporto con il giorno del suo compleanno. La memoria torna subito al 19 giugno del 2011 quando all’Arechi si giocava Salernitana-Verona, finale playoff di ritorno per la promozione in Serie B. I granata vinsero ma persero, l’1-0 firmato da Carrus non bastò al cavalluccio per il salto di categoria. E per la sopravvivenza: la società di Lombardi fallì definitivamente, poi arrivò Lotito.

Quella contro il Verona è l’unica vittoria della Salernitana nel giorno del proprio compleanno, se di vittoria si può parlare. La prima sfida, nel 1932: i biancocelesti di Adolfo Mora Maurer persero 3-2 con il Foggia nella fase finale del campionato di Prima Divisione, dopo aver vinto il proprio girone. Una sconfitta che pregiudica la promozione in Serie B. Nel 1949, invece, fu umiliazione: era la prima volta con l’ippocampo sul petto, in panchina c’era Pietro Piselli e in attacco a fare gol Dandolo Flumini. La Salernitana chiuse quarta in classifica e mancò la promozione in Serie A. Colpa di troppe sconfitte esterne, come quella del 19 giugno: a Ferrara la Spal vinse addirittura 8-1, Attilio Frizzi ne fece cinque. La seconda sconfitta peggiore della storia del club, la prima proprio nella stagione 1932 quando ci fu il precedente del compleanno (8-0 contro il Forlì).

L’ultima sfida, nel 1980. E sempre amarissima. Finale Coppa Italia di Serie C, all’andata la Salernitana vinse contro il Padova 3-1. Al ritorno in Veneto, il 19 giugno, altra sconfitta pesantissima: 4-0 e addio titolo. Quest’anno l’occasione per tornare a festeggiare. I tifosi attendono, la Salernitana spera. Il 19 giugno finalmente si può ritrovare il sorriso.

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