Terza partita in una settimana per Stefano Colantuono sulla panchina della Salernitana: dopo il ko con l’Empoli e l’exploit di Venezia, la compagine granata si appresta ad affrontare il Napoli nella sfida più impegnativa di questa prima parte di stagione. Lo sa bene il tecnico romano che in conferenza stampa ha sottolineato che il “Napoli ha un collettivo importante, al di là di Osimhen e Koulibaly, sono da tempo in periodo di grazie. Per contenere la loro forza devi fare una partita importante. Non possiamo sbagliare nulla perché sono forti, bisogna provare a giocarla, lavorando molto sui dettagli che faranno la differenza. Non puoi pensare che il risultato sia scontato, sarebbe un grande errore. Dobbiamo giocare con le nostre caratteristiche, sapendo che servirà grande sacrificio come in tutte le partite di questo campionato”.
Una partita preparata con massima attenzione: “Stiamo lavorando su tanti aspetti, abbiamo visto il Napoli in più partite. Stiamo pensando ad alcune soluzioni, anche se hanno pochissimi punti deboli e sanno attaccare in molti modi. Siamo in emergenza numerica perché non abbiamo recuperato calciatori tranne Veseli che non sarà dentro dall’inizio. Dovremo valutare anche il discorso delle energie e della forza. Ci saranno calciatori che giocheranno tre partite ravvicinate, questo è il problema delle tante assenze. La partita di domani ha un interesse diverso dalle altre, è un derby, i tifosi ci tengono. Queste partite si giocano con cuore e intelligenza tattica, servirà la prestazione perfetta”.
Una sfida impegnativa anche per l’aspetto ambientale: “Credo che la squadra respiri l’aria della città. Questa è una partita leggermente diversa, non deve cambiare la nostra attitudine, ma dobbiamo tenere in considerazione il fatto che la piazza sente molto questo match. Abbiamo grande rispetto del Napoli, per me è la squadra più forte del campionato, ma noi dovremo giocare senza pensare che non abbiamo nulla da perdere. Si gioca, poi loro sono più bravi di noi, ma la partita dobbiamo farla”. Decisiva potrebbe essere la presenza di Ribery: “Senza di lui sarebbe una Salernitana diversa. A Venezia ci ha fatto vedere che giocatore è, anche se non ne avevamo bisogno, non l’abbiamo scoperto martedì. Non mi aspettavo quella vitalità, soprattutto dopo una botta presa. Per noi è un punto di riferimento, nessuno deve prenderla a male”.
Sarà importante evitare un approccio simile a quello della sfida con l’Empoli: “Il primo tempo non riesco ancora a giudicarlo, credo che l’aspetto mentale abbia inciso molto, al netto degli errori che ci sono stati. Nel secondo tempo abbiamo fatto una buona gara, dimostrando che in questo campionato possiamo restare agganciati a quel treno di squadre che lottano per la salvezza. A Venezia abbiamo dato segnali importanti, perché i ragazzi hanno mezzi tecnici validi per giocarsela con le squadre che fanno il nostro tipo di campionato. Mi è dispiaciuto leggere che la partita l’ha persa il Venezia e non l’abbiamo vinta noi, non è così. Non dimentichiamo che il Venezia aveva vinto con la Fiorentina, giocando una grande partita”.
Sulle possibili scelte di formazione: “Schiavone dal primo minuto? Perché no. Quando sono arrivato volevo vedere tutti in campo. Li alleno, li guardo e valuto. Schiavone è un ragazzo molto serio, si è sempre allenato con grande costanza e voglia. C’è stato spazio per lui a Venezia, ha dimostrato grande serietà e ha realizzato il gol decisivo. Questo vuol dire che tutti possono dare un contributo alla causa. Gagliolo? È un ragazzo che stimo molto, è un titolare di questa squadra. Finora ho fatto delle valutazioni, ma è uno di quelli che conosco meglio dato che spesso l’ho affrontato. Domani vedremo, ho più di ventiquattro ore per scegliere, c’è ancora un allenamento. I centrocampisti che abbiamo fuori non rientreranno a brevissimo, stiamo cercando di stringere i tempi per Lassana Coulibaly, Mamadou credo che non riesca a rientrare neanche dopo la sosta”.
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