“Ci è mancato il guizzo nel finale, siamo stati spesso lì per poter segnare”. Colantuono parte dalla fine nell’analisi della gara tra Genoa e Salernitana terminata con un pareggio che non sposta gli equilibri d’una classifica che resta deficitaria. Il tecnico granata continua ad infondere ottimismo, ma la sensazione che pervade è quella dell’ennesima occasione persa. “Se la condizione dei giocatori cresce avremo benefici, ma non abbiamo tempo. Abbiamo delle difficoltà, ma non era facile venire qui a Genova a vincere contro una squadra che ha gli stessi nostri problemi. Abbiamo preso dei giocatori di qualità, in precedenza abbiamo vissuto mesi infernali con tanti problemi fisici. Abbiamo giocato alcune partite con i ragazzi della Primavera, eravamo pochi e non potevamo giocare in un certo modo. Oggi ci sono tanti calciatori, abbiamo messo dentro tutti gli attaccanti tranne Mousset perché abbiamo bisogno di vincere. Forse il pareggio complica i piani di entrambe ma non entro nel merito del Genoa, abbiamo dimostrato di esser vivi e volercela giocare fino alla fine, dobbiamo cercare il prima possibile di ricominciare a vincere, per raggiungere l’obiettivo servono le vittorie.”.
La posizione di Colantuono resta in bilico: “Non posso pensare alle voci, alleno da tanti anni. Ho avuto presidenti che mi hanno tenuto sempre sulle spine come Gaucci e Zamparini, queste cose neanche mi sfiorano. Non ero agitato neanche prima, conosco bene il calcio, purtroppo sono vecchio di questo mondo. Tra panchina e carriera da giocatore sono 43 anni che frequento ambiente. Io lavoro come ho sempre fatto, poi se la società dovesse decidere altro non posso farci niente. Sono per il lavoro punto e basta, se ci sarà l’opportunità preparerò anche quella contro il Milan. Non vado dietro a voci incontrollate ma dietro alle risposte del campo e quello che i giocatori mi fanno vedere”.
Eppure ad un certo punto la Salernitana ha dato l’idea di volersi accontentare, forse inconsciamente, del pari: “La partita non era facile, schierare più calciatori offensivi non dà garanzie di far gol. Ci ho provato, ho messo tutto il potenziale offensivo. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare su un campo molto difficile. Il Genoa ha nostri stessi problemi, era una gara tra due squadre giocate a nevi tesi, ci abbiamo provato, l’abbiamo giocata, stavamo anche meglio di loro alla fine nonostante avessimo messo tanti giocatori di qualità che mancavano da tempo. I ragazzi hanno bisogno di un minimo di condizione, alla fine abbiamo giocato con 4 attaccanti, poi ci siamo corretti con Zortea. Il rimpianto è per il mancato gol, sarebbe stata la sintesi finale di quello che abbiamo cercato di fare ma c’è anche un avversario, anche il Genoa voleva portare a casa la partita, non ce l’ha fatta perché abbiamo difeso bene. Di più non potevamo fare, alla fine Mikael che ha tiro fortissimo nel momento di calciare è scivolato. Siamo stati sfortunati. E’ una squadra che può solamente crescere, si è messa insieme totalmente da una settimana. Ederson era arrivato da poco e ha giocato, purtroppo ci vuole del tempo e noi non ce lo abbiamo. Dobbiamo fare in fretta, i ragazzi si sono dimostrati subito all’altezza, qualcuno ha giocato stringendo i denti. La squadra sta facendo quello che deve. Peccato il punto, abbiamo due partite da recuperare, ce ne sono cose da fare”.
Nota lieta il ritorno con gol di Bonazzoli: “Non era stato fuori per problemi disciplinari, si comporta sempre bene. Aveva fatto una settimana sotto tono, siccome abbiamo 31 giocatori e tutti devono stare sul pezzo, ho deciso così. Federico ha avuto, e può capitare, una settimana sotto standard, lo abbiamo fatto riposare, avevamo altri giocatori. Federico sta col gruppo da inizio anno e ha tirato molto la carretta. Ora siamo di più e se qualcuno accusa una flessione non c’è problema: recupera, torna la settimana dopo e fa gol, non c’era alcun problema che credo sia stato ingigantito”.
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