Stefano Colantuono festeggia nel peggiore dei modi il suo compleanno numero 59. La sua Salernitana paga un approccio horror nel primo tempo e perde lo scontro diretto contro l’Empoli all’esordio bis del tecnico di Anzio sulla panchina granata.
“Ho scelto la difesa a tre non per un mio sfizio ma perché terzini di ruolo effettivi non ne abbiamo a disposizione, siamo stati obbligati a tornare a un qualcosa che comunque la Salernitana aveva già fatto contro l’Atalanta o a Bologna, partite che avevo visto e nelle quali aveva fatto una buona prestazione. – ha detto Colantuono a Dazn – Siamo andati sotto di tre gol dopo 12′, a livello di morale e testa questa cosa ci ha spaccato a metà e rimettere i cocci a posto in corsa è diventato difficile. Nel secondo tempo abbiamo invece fatto una buona partita, ho cambiato e corretto qualcosa e a mio avviso è venuta fuori una prestazione buona. Siamo stati molto condizionati nelle scelte dalle tante assenze: quando le scelte vengono meno ne risente tutta la squadra. Nell’intervallo ho detto ai giocatori di far finta che cominciasse la gara con 45′ di ritardo. Tenevamo molto alla partita, l’avevamo preparata come la gara che doveva rilanciarci e tenerci agganciati alla classifica. Però le gambe vanno se la testa è giusta e… la testa ci ha abbandonato. A quel punto siamo usciti dal campo, anche in corsa nel primo tempo avevo provato a correggere qualcosa. Ora le scelte tattiche sono vincolate, purtroppo. Ho inserito Zortea, che è un quinto, ed ha fatto una discreta partita, si può ricominciare da questo tipo di discorso. Ribéry? Come tutti i giocatori di un’altra categoria può giocare dappertutto. L’impegno la corsa sono stati importantissimi, ha fatto una partita da grande giocatore qual è. Ce lo teniamo stretto perché le nostre fortune passeranno proprio da lui”.
In seguito, l’allenatore romano ha incontrato in conferenza stampa i giornalisti esclusivisti nazionali. “Lasciamo stare il compleanno”, ha detto con un riso amaro nel cominciare la sua analisi della partita. “I gol presi a distanza ravvicinata avrebbero piegato le gambe a qualsiasi squadra, figurarsi a una Salernitana che ha già di per sé i suoi problemi. – ha aggiunto – L’aspetto tattico può essere indicativo da un certo punto di vista, ma nello sviluppo dei primi 12′ no, perché eravamo posizionati. Abbiamo avuto letture sbagliate che abbiamo pagato caro. Doveva essere la partita della riscossa e ci siamo ritrovati sotto di 4 gol; alla prima giocata che ha fatto l’Empoli è andato in porta: l’approccio lo valuti se parli dei primi minuti, ma qui ci hanno colpito subito. Abbiamo fatto degli errori, è palese aver sbagliato: la testa è stata determinante nel primo tempo, se fossimo partiti a 4 e prendevamo gol dopo un minuto sarebbe stato lo stesso, la tattica conta poco in questi casi. La squadra voleva giocare la partita della vita e riscattare l’ultima gara persa con lo Spezia e non c’è riuscita perché se l’è complicata dopo pochi minuti. Devo fare i complimenti alla squadra che nel secondo tempo si è espressa bene. Chiaramente nei miei pensieri c’era la volontà di fare qualcosa di diverso. Tutte le sconfitte possono minare la serenità di un gruppo specialmente per una squadra che sta facendo un certo tipo di campionato. Sono scossoni che uno non vorrebbe mai avere, ma non possiamo più pensarci, abbiamo un altro scontro diretto. Compreso lo Spezia, erano tre partite alla nostra portata, due le abbiamo sbagliate, ora non possiamo più farlo, bisogna fare punti e cercare di vincere per restare attaccati alle altre squadre che devono salvarsi. Come ripartire? Speriamo di recuperare qualcuno per Venezia, c’è poco tempo, forse ne recupereremo uno soltanto. sarà importante avere delle scelte in più. Non potrò lavorare molto sull’aspetto fisico ma sulla testa, spero che questa partita non lasci grossi strascichi, dobbiamo guardare avanti, c’è da ricompattare tutto perché ci sono molte partite ancora. Non cambio opinione: ci credevo prima e ci credo ora. Non continuare a mantenere fiducia nel gruppo sarebbe da pazzi, sono convinto che con un po’ più di fortuna questa squadra potrà fare quello che deve fare, anche se ci vorrà tempo”.
Ribéry capitano? “Una scelta della squadra, avevo visto che la fascia se l’erano alternata con Djuric, credo sia stata una cosa fatta tra loro, non ci sono problemi da questo punto di vista. – la risposta – Il rigore? Dal campo me ne sono accorto poco, ero concentrato sulla parata. Non mi soffermerei sulle decisioni arbitrali, non possiamo attaccarci a questo, dobbiamo accettare le scelte e fare molto meglio di quello che abbiamo fatto nel primo tempo contro una squadra che sulla carta lottava per il nostro stesso obiettivo ma in realtà è molto più avanti di noi. Stando a quello che abbiamo fatto nel secondo tempo abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela, dobbiamo ripartire da questo”.
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