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Cessione società, c’è un’offerta: può innescare domino verso la gara

C’è una prima offerta per l’acquisto della Salernitana. Mancano tre giorni alla prossima deadline fissata dai trustee per il 30 settembre e nelle scorse ore sarebbe finalmente arrivata una prima proposta di acquisizione con una pec inoltrata ai due “gestori con mandato a vendere” delle quote di Claudio Lotito e Marco Mezzaroma.

Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, si tratterebbe di un gruppo straniero, con una mano italiana a tenere le fila. Non trapela altro che possa svelare l’identità del mittente. Dunque, dopo mesi di ammiccamenti, ci sarebbe un primo impegno irrevocabile, con i trustee Susanna Isgrò e Paolo Bertoli al lavoro con gli avvocati di parte su un dossier. Un passo che potrebbe scatenare un vero e proprio effetto domino: la sensazione è che a breve potrebbero arrivare altre offerte vincolanti, tra cui quella del fondo estero che già si era mosso a luglio con una manifestazione di interesse. Senza dimenticare altri soggetti interessati, per ora in silenzio. Tra i più concreti, la holding del Qatar ed un gruppo italiano attivo nel mondo del cinema.

Tornando all’offerta formulata, ad ogni modo, sarebbe tutt’altro che vicina ai 40-45 milioni di euro, cifra indicata dalle perizie super partes come valore del club granata. I trustee valuteranno proposta e solidità del potenziale acquirente. Se fosse l’unica e venisse giudicata congrua, allora già dall’1 ottobre potrebbero partire le procedure per l’aggiudicazione della Salernitana. Viceversa, si andrebbe giocoforza al tentativo di ampliare la platea dei possibili interessati (c’è chi finora ha aspettato con l’obiettivo di “tirare” sul prezzo). Se arrivasse una seconda offerta entro giovedì, come sembra possa accadere, si andrebbe a gara privata. A patto che siano tutte offerte ritenute congrue: per intenderci, se giungessero una proposta da un milione e l’altra da due, la gara non partirebbe, ovviamente. Per la vendita definitiva, è corretto ricordarlo, ci sarà tempo fino al 31 dicembre, più una eventuale proroga di 45 giorni in caso di closing in vista.

La gara

Se entro il 30 settembre dovessero arrivare altre offerte concrete, come detto, verrà indetta una sorta di asta privata fra gli offerenti. L’offerta più alta ricevuta rappresenterà il prezzo base, con rilancio minimo pari al 3%, nei modi, termini e condizioni che saranno comunicati agli offerenti come spiegato lo scorso 22 settembre dai trustee con apposita nota. Si spera in una conferenza stampa per l’inizio della prossima settimana per fare il punto su chi è entrato in gara e su cosa cambierà (se cambierà qualcosa) dopo il 30 settembre. Se così non fosse, potrebbe quantomeno arrivare una nuova nota da parte dei trustee per chiarire l’evolversi della situazione ai tifosi in apprensione.

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