Centro sportivo a Fuorni nord, le certezze ora vacillano: valutazioni slittano a fine anno

Rischia di complicarsi la pista Fuorni nord per il nuovo centro sportivo di proprietà della Salernitana. La società di patron Iervolino ha diverse perplessità sul contenzioso attualmente in essere tra la Provincia di Salerno, proprietaria del terreno di circa 20 ettari nella disponibilità del Comune, ed i vecchi proprietari dei terreni che furono espropriati a suo tempo per la costruzione – poi fallita – del termovalorizzatore nell’area.

Il nodo

Il Tar ha infatti da qualche mese accolto il dei privati, condannando l’ente – attualmente presieduto da Franco Alfieri – a pagare le cifre (milionarie, nel complesso, quasi 10 milioni di euro) dell’esproprio nonostante il termovalorizzatore non sia più stato realizzato. L’accoglimento delle ragioni dei privati ricorrenti, dunque, ha complicato la situazione anche perché la Provincia, a sua volta, ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio. Se non altro, l’iter potrebbe essere più lungo e la cosa fa mettere la società granata in posizione d’attesa. Il professore Salvatore Sica, uno dei consulenti legali del club che ha preso in carico la questione, si sta interfacciando con Alfieri per avere sul tavolo tutti i dettagli. La Salernitana si concentra al momento sulla faccenda stadio e convenzione (che si sbloccherà definitivamente in Giunta Comunale nella settimana entrante) e fa slittare a fine campionato ogni valutazione sull’area di Fuorni nord per il centro sportivo, che pure era stata giudicata vincente prima che le querelle giudiziarie rallentassero sensibilmente il percorso. Iervolino non ha fretta di prendere decisioni e attenderà ma è inevitabile che le certezze di qualche tempo fa sulla realizzazione della “Casa della Salernitana” in quell’area – attualmente recintata ma utilizzata solo di tanto in tanto da pecore al pascolo – siano adesso minori. Come è inevitabile che dai cassetti di Maurizio Milan e dei suoi più stretti collaboratori vengano tirati fuori, pian piano, i faldoni relativi a terreni alternativi in provincia che all’inizio erano stati accantonati. La Salernitana aspetta ma vuole cautelarsi.