Tiene banco la vicenda del nuovo centro sportivo della Salernitana. Se n’è parlato in occasione del consiglio comunale riunitosi questa mattina a Palazzo di Città. Nelle scorse ore il consigliere comunale di opposizione, Antonio Cammarota, aveva diffuso una nota anticipando la notizia della richiesta, da parte del club granata, dell’area di Capitolo San Matteo (adibita recentemente a “drive in” per i tamponi Usca) per costruire campi e strutture per gestire anche il settore giovanile.
La raccomandazione
Cammarota è tornato sul punto questa mattina, spiegando che il sindaco Napoli ha svelato le intenzioni di Iervolino sul centro sportivo nell’ultima conferenza dei capigruppo. La zona di Capitolo San Matteo ha però un vincolo sul terreno legato al Pip Nautico per il quale in passato sono stati richiesti fondi. Allo stesso tempo, è stata ribadita la volontà del patron Danilo Iervolino ad investire per la costruzione di un centro sportivo. Si tratta, in entrambi i casi, di impegni di importante interesse pubblico. “La Salernitana può essere volano di sviluppo per la comunità cittadina e punto attrattivo per la nostra economia” ha sottolineato Cammarota, il quale auspica velocità di intervento “perché l’imprenditore – a differenza del politico – se non investe subito, lo fa altrove”. E ancora: “Per la prima volta la Salernitana giocherà per due anni di fila in Serie A, la volontà è di aprire un ciclo lungo e costante. Il primo problema sono i fondi europei: possono essere convertiti e recuperati per sostituire l’investimento di Iervolino? E poi, cosa fare con quell’area, dato che nel frattempo è sorta anche Marina d’Arechi?”. Infine, Cammarota ha sottolineato come bastino undici firme per richiedere un referendum eventualmente atto a decidere, qualora non si trovassero accordi per il cambio della destinazione d’uso del terreno. Cosa che, a quanto filtra, non dovrebbe rappresentare un problema. In ogni caso, occorrerebbe provvedere solo dopo una proposta chiara della Salernitana, che al momento ha solo manifestato il proprio gradimento generico per l’area in questione.
Un team di esperti
Cammarota, insomma, ha chiesto al Comune rapidità per evitare di farsi trovare impreparati di fronte a un aut aut della Salernitana, che pensa e viaggia veloce. Successivamente, c’è stato l’intervento del primo cittadino che ha annunciato di aver “predisposto ordine di servizio e creato una struttura di progetto composta da quattro tecnici di primaria qualità per predisporre tutti gli atti affinché l’investimento diventi realtà. Non lasciamoci prendere dall’entusiasmo, facciamo istruttoria e sediamoci a tavolo con la Salernitana per un comparto dove nasceranno PalaSalerno, Marina d’Arechi, il nuovo poIclinico ed un Arechi oggetto di restyling”.
La tribuna autorità
In merito a faccende che si intrecciano con la Salernitana è intervenuto anche un altro consigliere di opposizione, Michele Sarno: “Anche se vengono fatte delle convenzioni, il proprietario dello stadio è sempre il Comune. Problematica è la gestione della tribuna autorità: abbiamo registrato lì delle presenze che stridono con alcuni concetti e sono uno schiaffo alla città, perché il vincolo di amicizia viene considerato più importante. Non si tratta di un posto per gli amici degli amici, ma dove per definizione vanno Prefetto, Sindaco, assessori, rappresentanti delle istituzioni. Se dovessi avere il posto lì, io lo metterei a disposizione dei cittadini meno abbienti. Lo dico per chiarire la mia posizione affinché non venga strumentalizzata. Ho colto sensibilità da parte del sindaco che si è attivato, è arrivato il momento del confronto con la società affinché si trovi un punto di equilibrio”.
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