Dopo un’intera estate di bocche cucite, di presentazioni ufficiali annunciate e poi annullate, la Salernitana ha deciso di accendere i microfoni dinanzi al suo allenatore soltanto alla vigilia del match contro la Reggina. Alle 9 la comunicazione della conferenza stampa prepartita, alle 12 la conferenza stessa. E così Fabrizio Castori si è ritrovato, suo malgrado, catapultato in fretta e furia ad affrontare argomenti che avrebbero richiesto certamente modalità e tempi differenti. Seduto accanto a lui e “connesso” in videoconferenza anche il ds Fabiani.
“Ritrovo questa società e questa piazza così importante con piacere. È motivo di grande soddisfazione essere stato scelto per guidare questa formazione. Conosco le difficoltà che mi aspettano, ma anche l’entusiasmo e il calore che animano la tifoseria. Ne ho anche io ed è con piacere che sono tornato qui. Spero che con il lavoro, i risultati e l’impegno mio e dei ragazzi in campo, questo entusiasmo possa tornare anche nell’ambiente. Nel calcio si vive di risultati, sono la benzina del motore nel calcio. Una piazza esigente ha bisogno di ritrovare entusiasmo, spero di essere la persona giusta per poter ridare peculiarità all’ambiente”, ha detto il trainer di Tolentino in call conference sulla piattaforma Zoom. L’incontro è stato soltanto virtuale, dunque, si è consumato in pochi minuti e con tutte le difficoltà del caso.
“Dobbiamo pensare esclusivamente a lavorare, a fare il massimo, non dobbiamo farci condizionare dagli umori negativi, mi auguro di poterli trasformare in positivi. – ha aggiunto l’allenatore – Dobbiamo essere noi stessi, con massima dedizione. Dico che venderemo cara la pelle, ci metto entrambe le mani sul fuoco. Suderemo sempre la maglia, spero che la Salernitana diverta i tifosi e faccia risultati. Parlo poco, preferisco lavorare molto: le parole sono come l’acqua, se sono versate non tornano indietro. Siamo consapevoli di quello che si vive in questo momento in città, ma siamo concentrati. Del pregresso non posso parlare, non conosco niente. Sono onorato di aver preso il posto di Ventura che ha fatto una carriera migliore della mia”. All’allenatore sono state fatte anche altre domande, come ad esempio sulla contestazione dei tifosi con il lancio dei palloni durante l’amichevole contro la Virtus Francavilla: Castori ha glissato e la modalità di conferenza (audio sbloccato solo a turno per gli interlocutori da parte della regia della Salernitana) non ha consentito di richiedere spiegazioni o controbattere alle dichiarazioni dei protagonisti.
Inevitabile il discorso sugli obiettivi da raggiungere. Altrettanto inevitabile una risposta… non risposta. “I presidenti mi hanno chiesto di essere all’altezza di un campionato importante e difficile per diversi motivi. Sarà un campionato altamente qualificato. Sarà il campo a dire cosa potremo fare”, la replica di Castori che non si sbilancia, così come i suoi predecessori da cinque anni a questa parte. Neppure una “asticella da alzare”. Il tecnico sterza sul “calendario che è compresso, perché si gioca su 7 mesi e non più su 9. La vicinanza di più impegni renderà la stagione più impegnativa. Nove turni infrasettimanali in questo torneo, compresa la Coppa Italia, richiedono forte stress mentale e fisico. Bisogna essere pronti ad affrontarlo, sarà stimolante perchè ci sono squadre forti. Lotito? Lo ringrazio perché ha ascoltato le mie richieste per la quasi totalità e questo credo sia un passo importante verso il raggiungimento di obiettivi in un rapporto di reciproca fiducia; mi congratulo col direttore perché ha portato a termine alcune trattative difficili, non lo dico per ruffianeria”. Ma il ritiro a Sarnano è stato svolto con pochissimi elementi, molti con la valigia in mano, e non ha certo dato modo allo staff tecnico di dare un’impronta tattica: i nuovi sono arrivati tutti nell’ultima settimana prima dell’esordio (e più di qualcuno dovrà ancora arrivare, per non parlare delle partenze): “All’inizio abbiamo sofferto, ma il Covid ha ritardato la conclusione dello scorso campionato, ci sono stati solo 20 giorni che hanno separato la fine della precedente stagione dall’inizio del ritiro. Il mercato è oggettivamente difficile per tutti, anche per via dei tecnicismi inerenti i bilanci dei club. I giocatori che avevo chiesto sono stati presi”.
Domani si gioca: “La formazione mi piace darla alla squadra un’ora e mezza prima della partita. Ho già deciso chi gioca in porta, ma lo tengo per me, lo dirò ai diretti interessati. Assenze e lacune a centrocampo? Le difficoltà devono rappresentare risorse e non limiti. Penso a trovare soluzioni e non a lamentarmi del problema. Affronteremo la Reggina con assoluta determinazione. Ovvio, qualcuno non è al cento per cento, ma ciò non deve rappresentare un alibi: faremo per intero il nostro dovere consapevoli di affrontare una squadra forte perché la Reggina, insieme al Monza, è la società che ritengo si sia mossa meglio sul mercato”.
Rino
25/09/2020 at 14:31
#liberatelasalerntana