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Castori ci crede: “Non molliamo mai, giochiamoci la A! La sosta non ci gioverebbe”

La vittoria dei castorizzati. La Salernitana stende il Venezia in rimonta e resta in scia per la promozione diretta. Fabrizio Castori non nasconde, ovviamente, la sua soddisfazione nella conferenza post-gara.

“Abbiamo trasformato una potenziale beffa in grandissima soddisfazione, questo certifica la determinazione e la voglia dei ragazzi. Il Venezia era partito forte, non riuscivamo a prendere i tempi giusti di aggressione e abbiamo un po’ sofferto, ma appartiene alla logica naturale delle cose. Nella ripresa è stato un assedio, è stata una partita incredibile. Anzi… sarebbe stato incredibile perdere: la porta sembrava stregata, a tempo scaduto l’abbiamo rimessa in sesto. È stata una vittoria fatta di sacrificio, sofferenza e carattere. Questa squadra non si arrende mai, lotta fino alla fine e il risultato ci ha premiato. – ha detto il trainer – Fa piacere che abbiamo riportato entusiasmo, senso di appartenenza e calore in città: la squadra è di tutti, difendere il nome di Salerno per noi è motivo di orgoglio. Vogliamo regalarci una cosa straordinaria, siamo lì, siamo a un punto dalla promozione diretta, vogliamo giocarci questa grandissima opportunità che sarebbe bellissima per noi per la città, per la società, per tutti. Ci giochiamo queste 4 partite, poi vedremo. Dopo la vittoria di oggi siamo a un buon punto, credo che i playoff siano garantiti. Noi vogliamo crederci finché c’è speranza nella serie A diretta”.

Sembrava una partita stregata. “Quando Djuric ha preso il palo e il pallone che è uscito in carambola… sembrava un incantesimo, ma dico sempre ai ragazzi di crederci: non abbiamo abbassato il livello di convinzione e non siamo caduti nell’atteggiamento lamentoso. Non si sa mai quale possa essere la palla buona, l’importante è andare su tutti i palloni con la convinzione di buttarla dentro. – ancora Castori – Speriamo sia la vittoria più importante delle altre. Quello che conta è che i ragazzi ci credono fino all’ultimo. Se è un segnale benaugurante io lo spero, venga quel che venga. È stata una delle tante partite che abbiamo saputo raddrizzare, il marchio di fabbrica della squadra è questa, la squadra ha nel suo DNA la voglia di tirare fuori il massimo. Il cambio modulo? La Salernitana è una e basta, a volte gioca in un modo, a volte in un altro, ma conta portare a casa il risultato. La squadra è stata elastica, ha saputo finora interpretare le partite in modi diversi e questa è una risorsa. Io tiro dritto per la mia strada, devo mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per affrontare la partita, poi devo rendere conto alla società dei risultati.”.

Ora sotto col Monza, poi il Pordenone e (forse) l’inaspettata sosta. Castori la prende… male: “Se c’è da fermarci lo facciamo ma stiamo attraversando un ottimo momento e la sosta ci penalizza. Spero non venga fermato il campionato, se dovesse essere così faremo di tutto per mantenere la giusta condizione. Avevamo fatto un programma per finire il 7 maggio, abbiamo dimostrato ancora di stare benissimo. Se ci fosse la sosta cercheremo di adattarci ma non sono convinto che sia una cosa positiva per noi”.

 

 

 

 

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